Cosa c'entra col Furore?Mi spiego.A volte devo fare molta attenzione ai libri che mi capitano tra le mani, la fregatura è sempre in agguato. Per chissà quali cospirazioni astrali, un Saturno a favore e un Marte addormentato tra le braccia di Giove (ci sarà da fidarsi? ma!), ultimamente sono circondata da libri e suggerimenti strepitosi. Dopo le vicissitudini di "Bones" Brennan ho soltanto un problema: un momento di confusione. Ho un Donato Carrisi, di cui mi hanno parlato bene, dal titolo intrigante: "Il suggeritore"; cosa cavolo suggerisce? E chi suggerisce a chi? E perché? Lo scopriremo solo leggendo. La saga completa Terramare, di Ursula K. Le Guin; confesso di aver sbirciato il primo libro ("Il mago", altro titolo promettente), appoggiata con non-chalance allo scaffale della solita libreria. Ho trovato il volume unico ad un prezzo scontato e gli ho opposto una resistenza estrema ("la cassa, grazie"). Eppoi una Morton, una Gaskell, un Dexter devoto (a chi? Uhm, meglio non porsi domande con un Passeggero Oscuro nei paraggi), un "L'amore è un difetto meraviglioso" che mi ha fatto ridere solo a guardarlo, "Amber" di K. Winsor e tanti altri...Insomma: ho l'imbarazzo della scelta. In questi casi, ho un altro dogma: "Indecisa? Torna ai classici".Piccolo chiarimento. Ho principalmente una formazione da liceo linguistico, ampliata solo dopo i vent'anni, quindi per me i classici non sono i greci e i latini, ma i romanzieri britannici da Defoe-Swift-Scott e dintorni in poi. E non dimentichiamo zia Jane! (Come, a chi lascio i Francesi? Chi osa parlare di batraci?!)L'occhio è caduto sull'ultimo romanzo di Charlotte Brontë. Villette. Lo lessi una volta sola, lo scorso millennio. Ricordo vagamente che non lo apprezzai del tutto, ma lo tenni.
Cosa c'entra col Furore?Mi spiego.A volte devo fare molta attenzione ai libri che mi capitano tra le mani, la fregatura è sempre in agguato. Per chissà quali cospirazioni astrali, un Saturno a favore e un Marte addormentato tra le braccia di Giove (ci sarà da fidarsi? ma!), ultimamente sono circondata da libri e suggerimenti strepitosi. Dopo le vicissitudini di "Bones" Brennan ho soltanto un problema: un momento di confusione. Ho un Donato Carrisi, di cui mi hanno parlato bene, dal titolo intrigante: "Il suggeritore"; cosa cavolo suggerisce? E chi suggerisce a chi? E perché? Lo scopriremo solo leggendo. La saga completa Terramare, di Ursula K. Le Guin; confesso di aver sbirciato il primo libro ("Il mago", altro titolo promettente), appoggiata con non-chalance allo scaffale della solita libreria. Ho trovato il volume unico ad un prezzo scontato e gli ho opposto una resistenza estrema ("la cassa, grazie"). Eppoi una Morton, una Gaskell, un Dexter devoto (a chi? Uhm, meglio non porsi domande con un Passeggero Oscuro nei paraggi), un "L'amore è un difetto meraviglioso" che mi ha fatto ridere solo a guardarlo, "Amber" di K. Winsor e tanti altri...Insomma: ho l'imbarazzo della scelta. In questi casi, ho un altro dogma: "Indecisa? Torna ai classici".Piccolo chiarimento. Ho principalmente una formazione da liceo linguistico, ampliata solo dopo i vent'anni, quindi per me i classici non sono i greci e i latini, ma i romanzieri britannici da Defoe-Swift-Scott e dintorni in poi. E non dimentichiamo zia Jane! (Come, a chi lascio i Francesi? Chi osa parlare di batraci?!)L'occhio è caduto sull'ultimo romanzo di Charlotte Brontë. Villette. Lo lessi una volta sola, lo scorso millennio. Ricordo vagamente che non lo apprezzai del tutto, ma lo tenni.
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