“L’Amerique en auto”: anche Georges Simenon scrisse il suo on the road

Creato il 30 ottobre 2013 da Maryandthebooks @MaryTraf

Voglio sapere cosa mangiano a colazione, come arredano casa e quanto costa un pieno”.

Che Georges Simenon fosse uno scrittore più che prolifico è cosa nota. Quello che invece ignoravo è che vantasse al suo attivo anche un reportage di viaggio! Ebbene sì, eccola una delle mie più recenti scoperte. il papà del commissario Maigret e di molto altro, colui che identifichiamo con il Belgio natale (nacque a Liegi) e naturalmente con la Francia e Parigi (che cosa carina aver regalato qualche anno fa alla mia amica Silvia, spagnola di Barcellona trasferitasi nella Ville Lumiere e desiderosa di rispolverare l’Italiano, “Maigret e l’omicida di Rue Popincourt; lei abitava proprio in quella via parigina!), cambiò in vita sua ben trentatré residenze. Di queste, diverse in Nord America. E fu qui che si trasformò in viaggiatore per conto di France-Soir.

Come vivono gli americani? Quanto costa fare benzina? Cosa mangiano? Era questa la “missione” di Simenon, raccontare l’America e gli americani. E lo fece, partendo in macchina.
E’ un vero e proprio on the road quello che lo scrittore belga intraprese nel 1946 a bordo di una Chevrolet, dal nord al sud degli States percorrendo la mitica route nr.1, dal Maine alla Florida passando per campagne e città, attraversando il New Hampshire, Rhode Island, Connecticut, Massachussets, New York, New Jersey, Pennsylvania, Washington, Maryland, Carolina e Georgia.

E fotografando con la sua penna l’American way of life, le gomme da masticare e le villette con giardino “che sembrano giocattoli più che case vere”, diceva, gli hot-dog e le stazioni di rifornimento (“dietro la pompa ci sono sempre Coca Cola e gelati e dolciumi tutti con lo stesso sapore di dentifricio”).
Ne uscì anche un libro, nel 1966, che per ora si può leggere solo in lingua originale. E’ questa infatti la notizia. La casa editrice francese Le Livre de poche ha deciso di ripubblicarlo. Il titolo? “Des phoques aux cocotiers et aux serpents à sonnette. L’Amerique en auto”. Ovvero: foche, palme da cocco e serpenti a sonagli: era forse così, esotica, l’America come la vedeva lo scrittore del Vecchio Continente proiettato lungo le highway del Nuovo Mondo?

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