L’amica geniale è il primo romanzo di una serie di quattro, scritto da Elena Ferrante, pseudonimo di un autore sconosciuto. Il libro ci conduce nel mondo di Elena e Raffaella, in un quartiere della periferia di Napoli durante il secondo dopoguerra. Elena ci racconta la sua infanzia, passata con l’inseparabile amica, da lei chiamata Lila, tanto amata quanto odiata.
Le due amiche sono molto diverse tra loro: Lila che è magra, non tanto bella ma che ha un grande carisma e un’incredibile, ferrea forza d’animo che conquista tutti, Lila che si oppone fermamente al potere e lo sfida; Lenù che è studiosa, che si applica e ottiene lodi a scuola, Lenù che riesce a convincere la famiglia a farle proseguire gli studi. Le due hanno un sogno, quello di poter vivere una vita agiata e ci proveranno, con la loro arma più preziosa che è la capacità di non demordere, di coltivare il proprio sogno anche quando non sembra esserci possibilità alcuna di raggiungerlo, quel sogno che è l’allontanarsi dalla vita fatta di miseria del loro rione.
La cose che più colpiscono durante la lettura del romanzo sono principalmente due. La prima è il filo conduttore del romanzo, il continuo dualismo di Lenù e Lila, amiche ma sempre in competizione tra loro, che scelgono strade diverse, tanto lontane quanto parallele perché accomunate dalla loro integrità morale nel non cedere alle tentazioni e ai facili guadagni della vita camorristica. La seconda è invece la capacità della Ferrante di far vivere il proprio mondo, donandogli un cuore pulsante formato da tutti gli abitanti del rione, in cui il lettore si trova immerso e viene a conoscere le vicende, le vicissitudini, gli umori di una vita tanto aspra quanto affascinante e coinvolgente.
La Ferrante ha scritto questo suo primo libro con uno stile corposo, avvolgente, che è capace di immergere il lettore dentro a un passato che appare quanto mai vivido e coinvolgente e ci racconta la contrapposizione tra la vita quotidiana, vissuta e quella aspirata, sognata, conducendoci dopo un lungo cammino fino alla fine del romanzo, che è aperta e lascia spazio a tanti nuovi interrogativi e orizzonti che solo nei seguenti capitoli della saga potranno essere chiariti.
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