L’amica geniale, di Elena Ferrante

Creato il 17 gennaio 2012 da Libriconsigliati

L'amica geniale

Titolo: L’amica geniale


Autore: Elena Ferrante

Editore: e/o
Pagine: 327
Prezzo: € 12,99
Pubblicazione: ottobre 2010
ISBN: 978-88-6632-032-6

Valutazione Libriconsigliati: imperdibile.

L’amica geniale, di Elena Ferrante, è un libro che incanta; e le oltre trecento pagine volano senza accorgersene.

Il prologo, ambientato nell’oggi, ci mostra una donna di sessantasei anni che, per ritrovare dentro di sé le tracce dell’amica scomparsa, comincia “a scrivere ogni dettaglio della nostra storia, tutto ciò che mi è rimasto in mente”. Ed ecco che dalla Torino del terzo millennio ci ritroviamo catapultati negli anni Cinquanta a seguire le avventure di due bambine, Lena e Lila, in un quartiere periferico e degradato di Napoli.

C’è una tensione narrativa fortissima in questo libro, che tiene avvinghiato il lettore, grazie alla capacità di questa straordinaria autrice (chiunque ella sia) di dare vita con le parole a personaggi suggestivi e talmente reali che si fa fatica a staccarsene quando si chiude il libro. Da questo punto di vista l’Autrice regala una speranza al lettore innamorato perché la storia non finisce. A questa prima parte, dedicata all’infanzia e all’adolescenza delle due protagoniste, seguirà infatti (speriamo presto!) una seconda e magari anche una terza parte che le accompagnerà attraverso l’età matura fino alla vecchiaia.

L’infanzia di Lena e Lina, l’una figlia di un usciere, l’altra figlia di uno scarparo, raccontata senza nostalgia dalla stessa Lena adulta, è una infanzia segnata dalla miseria, sociale e umana, e che fa i conti con la violenza quotidiana e accettata con fatalismo:

Ci succedeva di tutto, in casa e fuori, ogni giorno, ma non ricordo di aver mai pensato che la vita che c’era capitata fosse particolarmente brutta. La vita era così e basta, crescevamo con l’obbligo di renderla difficile agli altri prima che gli altri la rendessero difficile a noi. Certo, a me sarebbero piaciuti i modi gentili che predicavano la maestra e il parroco, ma sentivo che quei modi non erano adatti al nostro rione, anche se eri femmina.

Da questa miseria e da questa violenza che incombe sulle loro vite le due bambine proveranno a fuggire leggendo insieme Piccole Donne e sognando di scrivere un libro di successo che porti loro fama e ricchezza e soprattutto le porti via dal quartiere. Entrambe sono decise a emanciparsi dalla situazione di partenza e a crearsi un destino diverso da quello dei loro padri e, soprattutto, delle loro madri (negli anni Cinquanta, a differenza di oggi, era possibile).

E il lettore segue con partecipazione crescente questa loro ribellione che nel tempo prende forme diverse. All’inizio c’è il sogno condiviso di pubblicare un libro e diventare ricche. Poi sarà la volta del sogno più concreto del calzaturificio per Lila e dello studio per Lena.


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