L'amore al tempo dei Morti

Creato il 02 marzo 2013 da Gloutchov
L'amore al tempo dei Morti, di Robert Silverberg raccoglie due racconti di fantascienza veramente notevoli.
Due racconti, tutti e due rivolti più ad una realtà parallela, piuttosto che ad una futuristica. Come spesso accade nelle storie di Silverberg, è la società, la psicologia umana, il campo che viene sviscerato nel contesto futuro. E, in quanto grande amante di questo genere di fantascienza (non per niente Asimov è il mio idolo), Silverberg è sempre uno degli autori capace di farmi riflettere, emozionare, e apprezzare il tempo trascorso tra le sue pagine.
Il primo racconto, ambientato alla fine degl'anni novanta, racconta di una società molto differente dalla nostra. Dopo una scoperta scientifica del tutto casuale, in ambito genetico, in quel mondo è possibile rianimare i morti in modo tale che essi possano vivere una seconda esistenza. Sul pianeta, quindi, convivono due società: quella dei vivi, del tutto analoga alla nostra, con i soliti problemi di politica, guerra, fame ed energia; quella dei non-vivi, ovvero dei corpi rianimati, che però hanno una visione fredda del mondo, proseguono la loro esistenza continuando le loro precedenti passioni ma... sempre in modo distaccato e paziente. I non-vivi hanno una "vita" separata dagli altri. Separazione voluta da entrambe le società, perché molto differenti come pensiero e approccio all'esistenza stessa. C'è titubanza e dubbio, paura di guerra tra le due fazioni, paura di essere soggiogati dai non-vivi... ma questi ultimi hanno pochi interessi nel campo politico. Essendo praticamente eterni, loro, vedono le questioni dei "vivi" come problemi transitori e quasi ininfluenti. In questo contesto, appare un uomo, vedovo da un anno, che non riesce ad accettare il fatto che, sua moglie, abbia messo nel testamento di essere "rianimata" dopo la morte. Una volta rianimata, lei, bella più che mai, ha smesso di provare sentimenti per il marito, per il mondo, per tutto quanto. La sua esistenza è diventata fredda e distaccata si è unita alla comunità dei non-vivi, e... rifiuta ogni contatto con la sua precedente vita. Il marito, ancora innamorato, non si da pace e la perseguita. La segue ovunque e soffre di una gelosia incredibile per il nuovo compagno, un archeologo come lo era lei, anche lui morto. Ma il marito è disposto a tutto, pur di parlarle, di stare con lei e... (il finale non lo svelo).
Il secondo racconto è ambientato in un futuro prossimo. La medicina, la biologia, la genetica hanno fatto un balzo talmente avanti che, ormai, l'uomo è divenuto un essere quasi immortale. A meno di morti accidentali e/o traumatiche, una persona può pensare di vivere in eterno tanto che, per motivi di sovrappopolazione, ogni paese ha dovuto introdurre leggi sul controllo delle nascite e... incentivi per l'abbandono della vita, nel momento in cui questa diventi infruttuosa per la civiltà stessa. La storia è quella di un importante compositore. Il più importante degli ultimi due secoli. Centotrentasei anni, forma fisica perfetta, mente brillante. Nessuno si aspetterebbe che quest'uomo decida di "andarsene" eppure, una mattina, al risveglio, vede che il mondo attorno a se è diventato... privo di significato. I suoi sogni, desideri, ambizioni, sono tutti quanti stati appagati. Ha avuto successo nel lavoro, ha visitato l'intero pianeta, è acclamato e ammirato da tutti, ha una famiglia numerosa e felice, i suoi amici sono ancora in forma, come lui e... insomma, si sente soddisfatto e, proprio per questo motivo, pensa che sia giunto il momento di "andarsene" e di lasciare spazio a qualche nuova vita. Così, organizza l'evento, viene accolto da una struttura che lo coccolerà prima della dipartita, che lo aiuterà nell'ultimo passo, che lo aiuterà a capire se veramente è convinto del gesto che sta per compiere o, se semplicemente è stato un colpo di testa. In questo luogo, quest'uomo comincia a fare l'esame di coscienza, vede altri anziani partire, fa discorsi di commiato, legge molto, scrive musica... ma non prende mai la decisione finale. Ormai amici e parenti credono che abbia cambiato idea. Ma lui non ha cambiato idea, solo che non riesce a decidere il momento esatto in cui andarsene. E, a prendere questa fatidica decisione lo aiuterà... (ma questo non ve lo dico!).
Un libro da leggere, secondo me, anche da chi non ama la fantascienza. Perché la fantascienza, non è solo astronavi e battaglie intergalattiche. La fantascienza è molto più spesso un analisi della nostra civiltà e... una specie di previsione di come potrebbe divenire in contesti differenti e fantasiosi. Silverberg è sempre stato un maestro in questo campo. In molti suoi lavori ha rappresentato l'umanità come nessuno di noi saprebbe descriverla, affrontando spesso piccoli problemi quotidiani, vite normali, emozioni normali, in contesti che un giorno potrebbero divenire realtà... o che potrebbero invece rimanere fantasia per sempre. E' uno psicologo dell'umanità che si diverte a mettere il suo soggetto preferito, ovvero l'uomo, di fronte a casi che mai ha affrontato prima. Le sue storie fanno riflettere e, alla fine, arricchiscono il nostro io interiore più di quanto ci si possa aspettare. Per esempio, se voi foste coinvolti in una delle due storie sopra descritte, come vi comportereste?

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