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L’AMORE AL TEMPO DELLE CHAT - Grandi supermercati affollati pieni di merce invenduta

Creato il 25 luglio 2011 da Ciro_pastore
L’AMORE AL TEMPO DELLE CHAT - Grandi supermercati affollati pieni di merce invendutaI nomi delle chat line d’incontri sono molto eloquenti: Meetic (gioco di parole fra mitico e to meet, in inglese incontrarsi), C-Date (date uguale appuntamento). Ne nascono continuamente di nuovi, ma molti muoiono presto. Infatti, un social network, sia esso Facebook o una chat finalizzata agli incontri, esiste e prospera solo se raggiunge una massa critica di notevoli dimensioni. Ecco perché la politica di espansione è basata sull’ammissione gratuita delle donne. È ovvio che senza gnocca, disponibile in grandi quantità, non ci saranno maschi disposti a pagare poco economici abbonamenti. Donne ammesse gratuitamente, perciò, con l’intento di affollare gli scaffali su cui metterle in mostra come tanti prodotti da supermercato. Come nei supermercati non esiste un unico prodotto per ogni singolo genere merceologico, così sugli scaffali virtuali delle chat si affollano tante varianti con diversi involucri, colori, profumi. File sterminate di prodotti provenienti dai più disparati paesi del mondo. Così come i prodotti si possono trovare donne di tutte le tipologie fisiche: bionde, more, alte, magre, grasse, giovani e tardone. Le foto mostrano, in una sterminata teoria di volti, sorrisi smaglianti, occhi sognanti, donne che, in fondo, odiano la solitudine in cui, la loro stessa presunta emancipazione, le ha segregate. È una forma nuova di solitudine. Non più zitelle in gramaglie che attendono un marito. Si tratta, invece, di donne deluse, spesso tradite a ripetizione, che cercano l’amore, quello con la A maiuscola. Ci sono anche tardone alla ricerca di stalloni da monta, ovviamente. E non mancano tantissime ragazze dell’Est alla ricerca di una sistemazione economica, anche con attempati e non più in forma ricchi uomini occidentali. Categoria a parte le sudamericane, sempre pronte ad offrire la loro gioia di vivere a qualsiasi latitudine, chiedendo solo una condizione di vita che per loro sembra ricchezza e che per le europee è poco sopra la soglia di povertà.
Per meglio conoscere le dinamiche psicologiche che governano i rapporti in quel tipo di chat, ho provato ad esplorare quel mondo, senza riserve mentali né morali. Ho preparato una mail di approccio standard e ho cominciato a distribuirla in ordine casuale a donne con le più svariate caratteristiche morfologiche, razziali ed anagrafiche. Una mail che definirei “sopra le righe”, di cui riporto il passaggio centrale, a mo’ di esemplificazione: “Non vorrei apparirti il solito adulatore da chat, ma vorrei dirti ugualmente che sei una donna di una bellezza davvero speciale. Ciò che mi ha colpito maggiormente è stato il tuo sguardo. È così che hai catturato la mia attenzione e vorrei avere la possibilità di conoscerti meglio. Ho forte la sensazione che tu sia una donna molto interessante e, probabilmente, amante delle cose belle e dei viaggi come me. Mi piace pensare che tu sia interessata a persone speciali con cui condividere esperienze speciali. A me piace essere generoso e disponibile in tutto, e vorrei trovare una donna che sappia apprezzare e godersi la vita insieme a me. Ad una donna che ama la vita, spero di saper dare tutto quello che lei desidera. Certo, è innegabile che dare fiducia è difficile, ma voglio sperare che vorrai superare la diffidenza”. Noterete che siamo proprio al più basso livello della letteratura rosa, perfino la tanto vituperata Liala ne avrebbe avuto orrore. Eppure, il successo è stato travolgente. Poche, pochissime resistono a delle lusinghe così smaccatamente fasulle. Si contano sulle dita di una mano quelle che hanno intuito la serialità del messaggio, invitandomi a desistere dal copia/incolla multiplo. A queste ho risposto, facendo loro i miei più sentiti complimenti. Quello che è paradossale, dicevo, è il numero spropositato di risposte lusingate, ammorbidite da quella colata di miele a buon mercato. E non sempre si tratta di minus habens mentali; spesso, infatti, siamo in presenza di donne acculturate che, obnubilate dal loro insoddisfatto desiderio di romanticismo, mettono da parte ogni razionalità per abbandonarsi tra le braccia del primo seduttore da strapazzo. In una società che organizza anche l’affettività attorno ai metodi del fast ed del last, anche i sentimenti si adeguano. Fast food e last minute sono i criteri su cui si sviluppano anche i rapporti umani. Nel grande supermercato della vita tutto è monetizzabile, tutto è mercificabile, perfino l’amore.
Ciro Pastore -  Il Signore delle Ancellehttp://lantipaticissimo.blogspot.com/

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