Keep attention, people, oggi si parla d’amore!
A mio parere, sbaglia chi dice che l’amore ha sempre fretta, che tutto, in amore, deve essere consumato subito.
Quando nei film/nella realtà vedo un uomo e una donna che corrono in casa o in albergo baciandosi e spogliandosi a vicenda per consumare immediatamente la grande passione che li avvince, state sicuri che, qualche tempo dopo, i due si lasceranno tirandosi i piatti dietro e pronunciando cattive parole.
Non sempre accade così, ovvio, perché nulla in ambito sentimentale è catalogabile a priori, salvo, forse, il pensiero che la grande passione amorosa si spegne rapidamente, mentre l’amore (quello vero e profondo) può persino durare tutta la vita.
Sono in molti a dire che sapere aspettare il momento giusto è la formula vincente per creare le basi di un amore duraturo e anch’io credo a ‘sta cosa. Ma qual è il momento giusto, care amiche e amici, in grado di ottenere lo splendido risultato di cui sopra? Qui, purtroppo, casca l’asino, cioè io.
Non sono un esperto di arte amatoria e non ho nessuna dritta da segnalarvi per far sì che l’amore per il vostro partner/la vostra partner viva in eterno, ciò che, con questo breve post, volevo sottolineare è di non dare retta ai vari guru che cercano d’intortarvi con le loro formulette magiche, ma di cercare da soli il modo migliore per tenervi stretto per sempre l’uomo/la donna che vi siete scelti, usando quei pochissimi attrezzi che tutti possediamo:
• L’intelligenza (cioè capire che nessuno a questo mondo è perfetto)
• La pazienza (cioè mettersi ogni volta nei panni dell’altro/altra)
• Il perdono (cioè dare una seconda possibilità a chi ha sbagliato)
Solo così agendo è quasi sicuro che nella prossima puntata la donna/l’uomo della vostra vita ci sarà ancora.
Termino il post odierno con alcuni pensieri e considerazioni sull’amore che frullano nella testa del Signor Giacomo, un ometto simpatico che ha sempre avuto qualche problemino con le donne:
Arrivederci alla prossima puntata.
Nicola
P.S. La bellissima immagine del bradipo l’ho scovata su Internet. Allo sconosciuto autore va tutto il merito.