L’“amore caustico” di Paolo Nutini, il miglior album dal 1970 ad oggi

Creato il 07 luglio 2014 da Marianocervone @marianocervone
Lo confesso, in principio non ero proprio pazzo di Paolo Nutini. Sì, avevo scaricato la sua Pencil Full of Lead nel 2009 come tutti, forse più per moda, perché era un brano fresco, estivo, ma da qui a considerarmi fan ce ne passava. E non mi sono bastati nemmeno la roccheggiante Scream (Funk My Life Up), che ha anticipato il suo ultimo disco, Caustic Love. No, io mi sono innamorato di Let Me Down Easy, secondo estratto dal suo terzo album da studio, pubblicato lo scorso aprile. Incuriosito da questo graffiante pezzo soul, che include un sample dell’omonimo brano originale di Bettye LaVette, accompagnato da un video in perfetto stile anni ’70, ho deciso di scaricare questo nuovo capitolo discografico del cantautore scozzese. Tanti i sample utilizzati da Nutini della metà degli anni ’60 e di quella Motown che ha fatto epoca, dall’interludio di Bus Talk, preso in prestito da Stop! In the Name of Love di Margie Joseph, fino a Giving Up by Gladys Knight & The Pips. Definita dall’Indipendent “una miscela tra un soul-consapevole e un deep-soul”, anche Iron sky non fa eccezione, e va a campionare un brano ripescato addirittura dal film Il Grande Dittatore di Charlie Chaplin del 1940. E l’atmosfera che si respira ascoltando il disco è proprio quella dei favolosi seventies, con i suoni ruvidi dei vecchi sintetizzatori, e la perfetta rievocazione di periodo musicale che ne ha fatto il più veloce best-seller del Regno Unito dell’anno con quasi duecentomila copie vendute. Tra i pezzi migliori della tracklist, che si compone di tredici tracce, di sicuro la bellissima One Day, e Better man, rilasciata già come pre-order single su iTunes. Nel disco trova spazio anche un duetto con la bella Janelle Monáe, che troviamo in un rap finale di Fashion. Bellissima la rarefatta Someone like you, sulla falsariga di Save the last dance for me dei The Drifters, che va a chiudere quello che è già stato definito il miglior album R&B britannico dal 1970 ad oggi. 

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