Vorrei essere quello che ti cerca e ti chiama e ti desidera ardentemente, che appena ti vede fà delle facce innamorate assurde e pronuncia frasi sdolcinate con una voce in falsetto così fastidiosa da meritare un calcio nelle palle, mentre te fai l’indifferente e pensi ai cazzi tuoi con quell’egoismo superiore che è veramente un’opera d’arte.Voglio essere quello che, quando te lo meriti, ti rimprovera con tutte le buone intenzioni di questo mondo, ma che non riesce mai ad essere serio, e prima della fine della predica, ci puoi scommettere, si mette sempre a ridere e a far versi da povero scemo innamorato irrecuperabile, mentre te non dici niente, ti limiti a guardarmi con quella tua faccia paziente e rassegnata che sembra dire “dio bono, se sei idiota”.Voglio essere quello che, sorridendo sotto i baffi, finge di snobbarti per un po’, mentre te sei lì che ti strusci su di me, ti lamenti e mi provochi sempre di più, finchè io ti afferro e ti insulto con le cose peggiori che mi vengono in mente, ma senza cattiveria, e tu lo sai, è il nostro codice: ti prendo, ti insulto, ti sollevo per aria, ti insulto di più, ti lancio su per un albero, ti insulto ancora, e tu scendi e sei felice.Voglio essere quello che ti abbraccia, ti solletica, ti gratta, quello che riesce a tenerti lì anche per ore, e tu stai immobile con gli occhi chiusi mentre io ti accarezzo, ti accarezzo e ti accarezzo ancora, e mi fermo solo per scrollarmi dalla mano tutti i tuoi lunghi peli che nel frattempo sono venuti via.Voglio essere la persona che il mio gatto crede che io sia.