L'amore che cambiò una nazione

Da Sara Ferrari
Non esiste epoca in cui grandi storie di amori e passioni non si siano inevitabilmente intrecciate alle vicende politiche e militari.
Una dell più grandi storie di tradimenti che sconvolse un'intera nazione fu quella che legò Enrico VIII e Anna Bolena.

Nel 1509 salì al trono d'Inghilterra il diciottenne Enrico VIII. Il giovane sovrano convolò a nozze l'11 giungo dello stesso anno con Caterina d'Aragona, vedova di Arturo Tudor. Anche se inizialmente papa Giulio II e William Warham, arcivescovo di Canterbury, avanzarono alcuni dubbi sulla validità dell'unione, nonostante i ripetuti giuramenti di Caterina sulla mancata consumazione del matrimonio con Arturo, l'incoronazione dei due sovrani venne celebrata ugualmente a Westminster, il 24 giugno
I problemi di discendenza non tardarono ad arrivare: la prima gravidanza della regina si concluse con un figlio nato morto (1510) e un secondo figlio sopravvissuto 2 mesi (1511); solo nel 1516 Caterina diede alla luce una bambina, Maria. Contro ogni futura previsione, il popolo inglese riteneva disastroso un governo femminile e solo un erede maschio avrebbe potuto guidare al meglio la nazione.
 Il giovane e affascinante Enrico nel frattempo aveva avuto numerose amanti, tra queste, Maria Bolena, ma soprattutto Elizabeth Blount, che aveva dato alla luce un figlio maschio, Henry Fitzoy, che però morì appena compiti i 17 anni.
Quando divenne evidente che la regina Caterina non avrebbe più potuto generare figli, entrò nelle scene e negli intrighi di corte una nuova donna, Anna Bolena, sorella di Maria Bolena e dama di compagnia della regina, conosciuta per un presunto matrimonio clandestino con Henry Percy (conte di Northumberland).

Dopo un periodo trascorso alla corte di Francia, Anna fece il suo debutto alla corte inglese il 4 marzo 1522, partecipando a un ballo in onore degli ambasciatori imperiali. 
Innamoratosi di lei, Enrico VIII iniziò a corteggiarla affinchè diventasse la sua nuova amante, ma Anna rifiutò ogni tentativo di seduzione, dopo tutto non era di certo una donna stupida: sapeva che se avesse acconsentito sarebbe diventata semplicemente una della tante donne che di notte in notte scaldavano il letto al sovrano, proprio come era capitato alla sorella. Le sue mire erano ben altre, ella sfruttò al meglio l'infatuazione del re per convincerlo ad annullare il matrimonio con Caterina e prendere poi il suo posto nel ruolo di regina. 

Enrico voleva un figlio maschio e l'incapacità di Caterina a dargliene uno può essere visto come un ulteriore motivo per l'annullamento. Per dichiarare nulla l'unione il sovrano fece appello al precedente matrimonio della regina col principe Arturo.

Enrico si appellò alla Santa Sede e il suo segretario, William Knight, sostenne che la Bolla di Giulio II era stata ottenuta con l'inganno e quindi da considerarsi non valida. 
Anche se apparentemente la faccenda pareva riguardare solo ed esclusivamente la corona inglese, intervennero nella contesa gli interessi del Sacro Romano Impero, dato che l'imperatore era il figlio della sorella di Caterina. L'influenza che l'imperatore aveva sulla Chiesa di Roma portò alla scomunica di Enrico.
Un tale atto fu visto dal re inglese come un vero affronto da non poter ignorare in nessun modo: la risposta fu l'annullamento del matrimonio con Caterina, la separazione dell'Inghilterra dalla Chiesa di Roma e la nascita della Chiesa anglicana
Il matrimonio tra Anna ed Enrico si celebrò il 25 gennaio 1533. Tommaso Moro, che nel frattempo aveva ottenuto le cariche e i poteri del cardinale Wolsey, non approvò l'annullamento del precedente matrimonio del sovrano e non partecipò all'incoronazione a regina di Anna, ma scrisse comunque una lettera al re dicendo che riconosceva la donna come sua regina.
La principessa Maria venne dichiarata illegittima e come erede designato venne nominata la bambina di Anna, Elisabetta.
Il Parlamento approvò gli atti che sancirono la definitiva separazione dalla Chiesa di Roma nel 1534, tra questi vi era il così detto "Atto di Supremazia", che poneva il re come unico capo supremo della Chiesa d'Inghilterra. 
Lasciando fuori da questo discorso le conseguenze politiche di una tale separazione e rientrando solo nella sfera per così dire sentimentale, possiamo affermare con una quasi totale certezza, che sentimenti tanto forti come l'amore e la passione, possono davvero sconvolgere una nazione.
Se Anna Bolena non fosse mai esistita o non avesse mai incontrato il re d'Inghilterra oppure avesse semplicemente accettato di diventare una delle tanti amanti di Enrico, molto probabilmente questa piccola parte di storia non sarebbe mai stata scritta e l'Inghilterra sarebbe rimasta fedele a quella Chiesa cattolica che, con tanta forza e prepotenza, regnava sull'Europa. 
Non fu solo Anna Bolena a causare una tale separazione, quindi con molte probabilità un tale atto sarebbe avvenuto lo stesso, ma con modalità e tempistiche molto diverse da quelle che conosciamo. 
È affascinante e bellissimo pensare a quanta forza rivoluzionaria possa avere il sentimento dell'amore provato da una persona che nelle proprie mani ha un potere tanto grande come quello del re d'Inghilterra.
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