La trasgressione, il sesso, l'erotico. La vita privata di una trentacinquenne: Elena, che ha un lavoro soddisfacente ma un presente sentimentale inesistente. Ogni giorno segue una donna straniera mentre fa la spesa e torna a casa. Poi conosce Adriana, una diciottenne un po'sbandata ed Ettore, cinquantenne francese. Tutto banale e prevedibile e insensata la passività di Elena che accetta di tutto. Nel suo passato un bel fotografo bohemien che l'ha ferita, rendendola confusa e apparentemente arida. Il film è costruito sull’alternanza di due piani temporai, il 2005 e il 2012, caratterizzati da una differenza di fotografia e dall’uso della macchina da presa: più colorata e movimentata nella prima parte, soffusa e fissa nella seconda, più introspettiva. Film vuoto con noiose e continue scene di sesso. Stupisce che a firmare la sceneggiatura sia anche l’autore e produttore Gianni Romoli (sceneggiatore, tra gli altri, di alcuni film di Ferzan Özpetek e di “20 sigarette”). Nota di demerito anche per Anna Foglietta, rinchiusa in una recitazione didascalica e mai credibile, bello solo il suo corpo nudo, mascolino, ma fortemente comunicativo
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