L’amore non è mai una cosa semplice
di Anna Premoli
Titolo: L’amore non è mai una cosa sempliceAutore: Anna Premoli
Edito da: Newton Compton Editori
Prezzo: 7,43 €
Genere: New Adult
Pagine: 261 p.
Trama: L’amore non è mai una cosa semplice
E se per ottenere un buon voto all’università dovessi fare amicizia con qualcuno che proprio non ti piace? Lavinia pensava che nella vita avrebbe insegnato e invece, dopo la maturità, si è lasciata convincere dai genitori a iscriversi a Economia. È ormai al suo quinto anno alla Bocconi, quando si trova coinvolta in un insolito progetto: uno scambio con degli ingegneri informatici del Politecnico. Lo scopo? Creare una squadra con uno studente mai visto prima, proprio come potrebbe capitare in un ambiente di lavoro. Peccato che Lavinia non abbia alcun interesse per il progetto. E che, per sua sfortuna, si trovi a far coppia con un certo Sebastiano, ancor meno intenzionato di lei a partecipare all’iniziativa. E così, quando la fase operativa ha inizio e le sue amiche cominciano a lavorare in tandem, Lavinia è sola. Ma come si permette quel tipo assurdo – a detta di tutti un fuoriclasse dell’informatica – di piantarla in asso, per giunta senza spiegazioni? Lavinia non ha scelta: non lo sopporta proprio, ma se vuole ottenere i suoi crediti all’esame, dovrà inventarsi un modo per convincerlo a collaborare… Ma quale? Una nuova commedia romantica dalla regina del romanzo femminile italiano.
Lavinia desiderava tanto insegnare, ma dopo la maturità si è lasciata convincere dai genitori e si è iscritta a Economia. Ormai al suo quinto anno alla Bocconi, si trova coinvolta in un insolito progetto: uno scambio con degli ingegneri informatici del Politecnico. Lo scopo? Creare una squadra con uno studente mai visto prima, proprio come potrebbe capitare in un ambiente di lavoro. Peccato che Lavinia non abbia alcun interesse per il progetto. E che, per sua sfortuna, si trovi a far coppia con un certo Sebastiano, ancor meno intenzionato di lei a collaborare. E così, quando la fase operativa ha inizio e le sue amiche cominciano a lavorare in tandem, Lavinia è sola. Ma come si permette quel tipo assurdo – a detta di tutti un fuoriclasse dell’informatica – di piantarla in asso, per giunta senza spiegazioni? Lavinia non ha scelta: non lo sopporta proprio, ma se vuole ottenere i suoi crediti all’esame, dovrà inventarsi un modo per convincerlo a collaborare… Ma quale?
Pubblicato il 19 Novembre dalla Newton Compton, quello della Premoli potrebbe essere, se già non lo è, il primo New Adult all’italiana. L’autrice si è già cimentata nell’apprezzatissimo stile romantico tipico di questi romanzi, ma sempre con un particolare tratto stilografico che la rende particolarmente riconoscibile. Il suo stile inconfondibile ci ha portato nei luoghi più esotici e seducenti di tutto il mondo: dall’America, alla stilosissima Inghilterra, alla raffinata Corea, fino ad approdare alle porte di Milano. Bel salto, non credete?
Eh si, l’autrice gioca in casa ma, con un bel rischio, rivive e fa rivivere la realtà universitaria presso la prestigiosa università di Milano Luigi Bocconi; tutto attraverso gli occhi di Lavinia, una studentessa 23enne giunta al quinto anno di economia solo per accontentare i genitori e dar loro modo di decidere anche questo aspetto della sua vita. Lavinia è un’eterna indecisa, una ragazza precisa, che punta a piacere a tutti e che è tremendamente convinta di poterci riuscire.
Il mondo “fasullo” di Lav, composto di apparenze e pregiudizi, sta per cambiare. Precisamente quando, con un progetto intra-universitario, si richiede la collaborazione tra l’Università Bocconi (realtà di studenti dall’aria raffinata), e il mondo ad essa parallelo rappresentato dal Politecnico. Si sa, economisti ed ingegneri informatici non sono famosi per la loro tolleranza, ma tutto ciò che serve a Lavinia sono quei 4 crediti extra che, per un laureando, sono come acqua nel deserto.
«Quello che non capisco è
come mai una persona che smania tanto per conquistarsi le simpatie altrui, possa essere poi tanto
sfacciata con me».
«Ho cercato di essere carina anche con te, se ti ricordi».
«E il tuo tentativo è durato quanto… due minuti?»
«Tu non conti: hai qualcosa che riesce a tirar fuori il peggio di me».
«Questioni di punti di vista, immagino».
«Cosa?», chiedo senza comprendere.
«Affermi di mostrare il tuo lato peggiore con me. Be’, io dico che potrebbe non essere del tutto così»
Acconsente quindi alla collaborazione, non che potesse farne a meno. La curiosità, comunque, prevale sull’astio, e Lavinia ricerca il proprio compagno di progetto tra la pagine dei social, scoprendo che il tipo sembra essere riluttante ad avere una vita on-line; NULLA, lo zero assoluto. Le attese sono all’apice quando, finalmente, le coppie si incontrano, e bisogna dire che anche le amiche di Lav si ricredono sui famigerati “topi da computer”, o meglio dire i loro compagni. Tutti tranne, appunto, Lav.. o meglio Vinny, come viene chiamata da tutti; tutti tranne lui, Seb, o meglio dire Sebastiano, come lo chiama sua madre. Scorbutico, asociale, incredibilmente strafottente, ma compensato da una buona dose di sex appeal.
«Immaginavo fossi un utente android»
« Sono costretto ad esserlo per mancanza di tempo»
Lo fisso senza comprenderlo
«Ho pensato di costruirmi un software da solo, per non dipendere dalle solite multinazionali americane, ma francamente mi manca il tempo», commenta come se fosse il presidente degli Stati Uniti.»
«Certo, chi non aspira a farsi in casa il software per il cellulare…», commento ironica.
Capelli scompigliati e occhi grigi a parte, Seb è particolarmente determinato a non voler creare alcun tipo di contatto con la vita esterna; apparentemente le ragioni sembrano essere quelle di Superiorità Cronica; al contrario, è possibile che la sua, sia proprio una scelta, quella di permettere ad una ed una sola persona di far breccia nel suo cuore. Ma questo passa in secondo piano nel momento in cui Lavinia ha a che fare con un bel fardello: Seb infatti, non ha alcuna voglia di sprecare il suo prezioso tempo per 4 inutili crediti. Genio nell’informatica e abile stratega, il ragazzo collabora già con società americane, per cui potrebbe benissimo mantenersi da solo; a seguito però di un compromesso raggiunto con i genitori, accetta di conseguire la laurea prima di levare le tende.
E’ proprio questo il momento in cui Lav decide di tirare fuori il carattere, e decide di piombare nella vita del ragazzo più e più volte, nei modi più disparati: passa dal farsi trovare a casa sua in compagnia della madre e della sorella, a cercarlo in un seminterrato attrezzato per giochi di ruolo. La vita riserva le più svariate sorprese quando meno ce lo si aspetta, chissà se Lav metterà la testa a posto..
«Dove stai andando?», gli chiedo allarmata.
«A chiedere una maledetta brandina», risponde seccato.
«Ahhh, lo sai che un po’ ti voglio bene?», gli dico riconoscente.
«No, non me ne vuoi», afferma. «E gradirei che così rimanesse».
«Orso…».
«Rompiscatole».
«Non correre! Vengo con te!».
«Mi faranno santo…».
«Ah ah. Sì, come no. Speraci…».
«Che sia chiaro: io il letto e tu la brandina».
«Ma certo, mai pensato diversamente».
Quando si volta a fissarmi ho come il sospetto di non averlo convinto. Affatto.
Sarà la determinazione a non darsi mai per vinti e la forte attrazione, quasi magnetica, tra i due ragazzi a rendere interessante e comico ogni battibecco, ogni incomprensione ed ogni risata.
Se posso permettermi di muovere un’unica critica, forse ho trovato il finale molto più “mieloso” di quanto immaginassi…diciamo che per le ultime 5 pagine è stato un susseguirsi di “AAWWW” nella mia testa con sorrisi a 32 denti in omaggio… Per quanto ami la dolcezza di una giovane storia d’amore nei romanzi che prediligo, credo che questa volta forse sia stato troppo, e il troppo a volte stroppia. Immaginavo forse un finale un po’ più eccentrico ed originale, data la maestosità della scrittrice nel destreggiarsi in una storia tanto unica ed insolita; ma tutto sommato il libro è uno spettacolo, degno di un equivalente americano, leggetelo!
«Ok, se proprio vuoi saperlo, la frase che mi è balenata in mente, mentre ti osservavo salire le scale, è
stata: “Fantastica ragazza, eh? Non so se ucciderla o innamorarmi di lei”», mi svela con fare enigmatico.