Dà, lei è l’analemma, qualcosa in pasto all’occhio, nella geometria del contesto nella prossemica della scena che la definisce, ma invita colui a cui il quadro è presentato a deporre là il suo sguardo:
l’analemma figurativo è l’effetto pacificato della pittura e della fotografia, un effetto parzialmente gratificante; viene dato qualcosa non tanto allo sguardo quanto all’occhio, qualcosa che comporti abbandono, deposito, dello sguardo.
L’analemma è come l’oggetto flottante magico, solo che è una misura esponenziale, una equazione figurativa(corpo, parte del corpo, presenza del corpo, sospensione del corpo), è questo, da dove ti guardo, ed è questo il luogo del desiderio che è colto al laccio, ed è là da dove ti vede, l’analemma irradia il fantasma fallico ed è là da dove vede il desiderio che guarda e che per essere così angolare o così sfavillante è perché, essendo riempito del fantasma fallico, trabocca, sta traboccando, o si fa equazione esponenziale.
(da: pingapa.photostimmung-l’analemma-figurativo)theonlymagicleftisart:
(Mike Bailey-Gates)Fonte: pingapa.blogspot.it