l’Anemone hortensis

Da Fluente

Buon giovedì da Eliana ,c’è chi dice che l’anemone sia un piccolo fiore triste e malinconico, forse perché i suoi petali cadono facilmente e per questo qualcuno ha pensato di associarlo all’abbandono e alla fragilità. Nulla di più sbagliato perché l’anemone è un raro esempio di come raffinatezza e vitalità possano convivere. Prendiamo l’Anemone hortensis: il contrasto trai colori accesi dei suoi sepali rossi, blu o viola e il polline nero-violaceo all’interno, è, infatti, splendido e non può davvero lasciarci indifferenti. Non lo erano d’altronde neppure i nobili francesi dell’Ottocento: ne è la prova il fatto che si contendevano gli esemplari più belli da sfoggiare nelle occasioni pubbliche. L’origine e la storia di questo fiore hanno alimentato miti e leggende che si sono spesso contraddetti. Un elemento comune a tutti sembra comunque esserci: il vento. Gli antichi greci credevano che si schiudesse solo quando soffiava il vento e così diedero al fiore il nome di Anemos che appunto’ne era il dio. Secondo un altro mito il fiore nacque dal dolore di Venere per la perdita del suo amante Adone ed è di breve durata perché i venti lo spogliano dei petali. Qualunque sia la sua vera natura, se scegliamo di tenere l’anemone valorizzeremo il giardino con composizioni primaverili molto belle e appariscenti. Ma tornando all’Anemone hortensis assomiglia ad un papavero colorato ed è uno trai fiori recisi più diffusi. È ottenuto da alcuni incroci dell’Anemone coronaria ed è noto come anemone dei fioristi. Il polline blu-nerastro, presente abbondantemente sugli stami,
ha proprietà inaspettate. Se lo allunghiamo con acqua diventa, infatti, un colorante naturale per disegnare.

Un saluto:

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