“L’Angelo punk”, romanzo breve di Paolo Merenda

Dopo “Le occasioni perdute” (Genesi, 2010) ecco “L’angelo Punk” (Senzapatria, 2012), secondo romanzo breve dell’autore alessandrino Paolo Merenda. “C’è chi alla mia età si trova con una compagna fedele a fianco, chi ha figli, un amico fidato o semplicemente una preoccupazione derivante da un mutuo a tasso variabile. Io non ho niente di tutto questo, ma mi sono rimasti una pistola arrugginita, un biglietto aereo usato, una busta sigillata e una polaroid scattata in tutta fretta. Certo, possiedo anche una casa enorme, l’eredità dei miei vecchi e un’immensa collezione di dischi hardcore punk. Non so perché, ma sento che il giorno del sole è vicino.”

Angelo è un quarantaquattrenne “venditore di alta gioielleria. Occhi vitrei e faccia pulita”, imborghesito e assuefatto dal sesso, dopo la convivenza con una donna andata male. Angelo vuole tornare ad essere, vent’anni dopo, un vocalist hardcore punk, con la convinzione che non farà mai la fine dei vecchi che guardano i lavori; lui non invecchierà mai.

Quando viene licenziato, a causa della crisi nel settore orafo, resetta la sua vita e ricomincia da capo, cercando di esaudire i suoi due grandi sogni: pubblicare un disco hardcore e fare un tour in America.

Dopo qualche audizione, Angelo fonda i “Black Angels” ed il loro album esce dopo solo un mese; finalmente organizzano il tour in America dove, tra sbornie e decine di concerti, Angelo conosce Francine, donna che gli cambierà la vita, e, dopo tanti anni, ritrova il suo “essere punk” vivendo in un furgone e avendo come famiglia una band hardcore punk.

Romanzo breve scritto in uno stile asciutto ed ermetico, tipico di Merenda, con un finale che lascia l’amaro in bocca, è edito da Senzapatria nell’edizione tascabile a 5 euro, prezzo di copertina. Presentazione domani, venerdì 2 marzo alle 21 presso la SOMS di San Michele (Via Remotti, 62); a seguire live in acustico dei DEEP THROAT e dei BULLET TROTTER.