L'Angolo di Matesi: "DALL’ODIO PER I GIALLOROSA ALL’AMORE PER I ROMANTIC SUSPENSE"

Creato il 05 maggio 2015 da Blog


Dal giallorosa al Romantic Suspense, Teresa Siciliano ci racconta la sua nuova passione per gli adrenalinici romanzi rosa con un pizzico di thriller!
In passato non amavo i giallorosa: per esempio, adoravo Stephanie James e Amanda Quick, ma detestavo i romanzi della Krentz, eppure si trattava sempre della stessa scrittrice. Infine ignoravo addirittura l’espressione romantic suspense.Anche se ero lontana dall’immaginarlo, le cose cominciarono a cambiare nel 2011, quando Mondadori iniziò la serie di Samantha Jellicoe con Un sentimento pericoloso. Secondo il mio solito, fui drastica: “Un Enoch molto insolito. Facendo un calcolo approssimativo, direi… una trentina di pagine di sesso e amore… e 390 di giallo, sempre giallo, fortissimamente giallo” (in questi casi Alfieri è sempre il mio punto di riferimento). Fu lo spunto anche per una polemica, che si chiuse però subito. Manco a dirlo, tutte le altre lettrici del blog non erano d’accordo, anche perché molte conoscevano già i RS.La cosa divertente è che i due volumi successivi della serie mi piacquero molto (del resto, la Enoch è sempre stata nei romance storici una delle mie autrici preferite). Ma le lettrici comuni non condivisero questo mio improvviso innamoramento e perciò la serie si bloccò dopo il terzo volume.Poi nel blog dei Romanzi Mondadori scoprii da un’osservazione casuale che, parallelamente ai romance, che conoscevo da sempre, Maria Masella scriveva dei gialli e mi rivolsi per informazioni direttamente alla scrittrice. All’epoca i Mariani cominciavano ad uscire in ebook in ordine disordinato, a cominciare dagli ultimi. Perciò l’autrice mi mandò in pdf Primo, il prequel, e qualche altro. Man mano che uscivano in digitale io comprai tutti gli altri e sono ancora una fan accanita della serie. Per cui, quando alla VER di Firenze quest’anno c’è stato l’intermezzo recitativo dedicato al commissario genovese, mi sono davvero eccitata ed entusiasmata.Ripensandoci, non arrivo a capire bene perché Antonio Mariani mi abbia affascinata tanto: in fondo, come uomo, ha un difetto per me gravissimo: almeno nei primi anni di matrimonio tradisce ripetutamente sua moglie Francesca, una donna meravigliosa, che pure ama molto. E su questo si potrebbe costruire un intero manuale di psicanalisi. In realtà il poverino si trova a trattare con due donne a dir poco eccezionali: la mamma Emma, ex partigiana ed esattamente l’opposto della madre mediterranea tipica, e la moglie Francesca, donna in carriera di successo, amorosa e intelligente, al punto di dargli anche qualche aiuto nel suo lavoro. Insomma, da due donne così un uomo deve anche fare attenzione a non essere schiacciato!Pertanto questo aspetto non mi ha fermata e anzi mi ha spinta lungo tutti gli attuali 14 volumi della serie (impresa eroica e per me senza precedenti). Di Antonio mi piace lo stile investigativo e l’interesse umano verso tutti (eccetto, in genere, ricchi, potenti e corrotti), ma soprattutto verso i più poveri e diseredati. Insomma abbiamo le stesse idee politiche.Poi per me arrivò il fenomeno Roberts. Avevo sempre amato i rosa di quest’autrice, ma confesso che le serie su giardini e spose non mi entusiasmarono. Non so come approdai ai gialli: credo a seguito della mia fame di romanzi, cui i Mondadori non bastavano, e ad una maxi offerta a prezzo stracciato. Fu davvero una rivelazione e la scoperta di un mondo.Quelli della Roberts sono autentici RS: quindi la storia d’amore, ogni volta diversa, sempre importante, viene affiancata e intrecciata ad una trama gialla complessa. Il più bello, finora, secondo me, è Un’ombra dal passato dove viene sviluppato il tema di un doppio serial killer, tipo Il silenzio degli innocenti, sempre conservando, però, una netta distinzione fra il bene e il male. D’altra parte l’autrice instaura un inedito e interessante parallelo fra i cattivi e l’eroe positivo del romanzo, con qualche suggerimento per il sano sviluppo della personalità di un uomo. Accanto a questo titolo non posso fare a meno di menzionare anche Luci d’inverno e Due vite in gioco.Nel frattempo in Italia l’offerta di RS è molto aumentata: quindi ho letto i romanzi della Clare, della Banks e della Brockmann.L’aspetto per i miei gusti più sgradito è che spesso il protagonista, che dovrebbe essere l’eroe positivo, infrange la legalità e non ha ritegno ad usare sistemi sbrigativi e violenti: su questo versante forse il libro migliore è l’ultimo pubblicato della Stuart, grande inventrice di terribili bad boys: Freddo come il ghiaccio presenta un protagonista davvero discutibile, ma riuscendo a renderlo umanamente credibile e narrativamente verosimile, senza inaccettabili (per me) giustificazioni: anche quando gli agenti infiltrati hanno buone intenzioni, a contatto con il male, non possono fare a meno di contaminarsi.Fra tutte le numerose novità ci sono anche alcune italiane: qui spicca Monica Lombardi con i romanzi Summers e attualmente quelli del Team GD.I primi sono forse più gialli che non RS, anche se in essi è importante la storia d’amore fra Mike e Julia, che mi ha fatto spesso soffrire, tanto che la lettura ne è stata rallentata. Confesso che non ho ancora letto l’ultimo, Scacco matto: anche perché mi ha lasciata un po’ sconcertata la conclusione-non-conclusa di Gambler (nel senso che, come ho scoperto inaspettatamente alla fine, l’individuazione dell’assassino avverrà solo appunto nel volume Scacco matto). E non ho ancora trovato la forza di superare la delusione. Come sapete, odio i romanzi a puntate.Tuttavia nel frattempo il GD Team mi ha travolta: Vertigo e Free fall, più un paio di novelle finora, costituiscono una storia ad episodi molto complessa, dove le vicende amorose si intrecciano strettamente con i vari filoni gialli. E senza dubbio non riuscirò a fermarmi prima della fine.Ultima arrivata nel panorama italiano, insieme alla Vieri Castellano, di cui sarebbe troppo lungo e complesso parlare qui, la Taroni Dardi, che si è presentata subito in modo molto diverso: innanzitutto la sua serie Sisters, di cui finora sono usciti due volumi, Riflessi e Conflitti, è fatta di puntate e non di episodi; poi è molto complessa e corale con numerosi personaggi, ma soprattutto i suoi protagonisti NON sono buoni: per loro il minimo è prostituirsi, ma per vari motivi possono addirittura occuparsi di traffico di bambini a fini pedofili e ovviamente usano la violenza con facilità.Come avrete capito non sono un’esperta in questo tipo di narrativa, anzi sono proprio alle prime armi: però ho l’impressione che prossimamente le case editrici di romantic suspense ce ne forniranno in abbondanza. E, per quanto mi riguarda, come mi è successo con l’erotico, io farò la solita cernita, scartando i prodotti più crudi e forti.
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