L'angolo di Sherwill: Almost Human

Creato il 23 novembre 2013 da Sgruntreviews
 Salve a tutti miei cari serial dipendenti! Lo so sono scomparsa in maniera vergognosa, ma ho un ottima scusa, il Festival Internazionale del Film di Roma. Sono stati dieci giorni di cinema e conferenze ma anche di molti registi e attori celebri. Tra questi ho ritrovato anche qualche volto di alcune serie televisive a me molto care e che ho avuto il piacere di “incontrare” come Sophie Turner alias Sansa Stark di Game of Thornes e Damian Lewis ovvero Brody di Homeland.
Ma non sono qui per parlarvi dei miei fugaci incontri, bensì di serie tv, che si sono accumulate in maniera mostruosa (che solo la pausa invernale mi può aiutare!!!). E proprio quando il festival si è concluso c'è stata la premiere di una serie che attendevo con ansia, Almost Human, non la conoscete? Ora ve ne parlo!
La serie è ambientata nel 2048 in cui la razza umana collabora con dei cyborg, altamente evoluti, per combattere la criminalità che con il traffico illecito di alta tecnologia ha causato ingenti danni alle forze di polizia. La vicenda viene seguita nel particolare attraverso l'affascinante Karl Urban (per me ha un posto speciale nel mio cuore dato che ha fatto numerosi film a me cari quali Il Signore degli Anelli e Star Trek) che nel ruolo del detective John Kennex deve risolvere i casi affiancato da un particolare DNR (la sigla dei Cyborg) di nome Dorian e che prende le fattezze di Michael Ealy. I due per le strade di Los Angeles devono risolvere crimini di varia natura e comunque resi spettacolari dalle avanguardie tecnologiche.
Ho visto le prime due puntate e devo dire che mi piace molto, lo stampo è indubbiamente alla Io Robot con Will Smith contornato dallo stesso umorismo e dilemmi etici ma in uno scenario più simile a Blade Runner. Questo è arricchito dal genere (e usuale per le televisioni americane) poliziesco e dalla inevitabile bromance che i due porteranno sullo schermo. I personaggi si sono già distinti per delle caratteristiche, John è appena uscito da un coma di 17 mesi a causa di uno scontro con una organizzazione terroristica dal nome The Syndacate e da questo brutto incidente ha perso anche una gamba che è stata sostituita con una protesi. Mentre Dorian è un robot “difettoso”, figlio di una generazione più “empatica” e “vecchia” di androidi che non fa affidamento solo alla logica ma anche a una certa dote di esperienza.
Ciò che cattura della serie è sicuramente la novità di uno Sci-Fi ben fatto (lo si vede già dagli effetti) che se risulta essere prevedibile per narrazione e scambi di battute che comunque tengono lo spettatore (e una nerd come me) ben incollato allo schermo a seguire la facile storia. Seppur Karl Urban sia un bel figo a volte non va al di là delle tre espressioni, molto legato nella natura del poliziotto che ha numerosi scheletri nell'armadio e con una memoria che a volte vacilla. Mentre invece Michael Ealy è molto convincente e persuasivo, riesce a trasmettere nonostante la sua natura artificiale, il suo punto di vista robotico sulla situazione e a stupire con gli effetti speciali che velocizzano e risolvono il caso.
Come tutto ciò che porta (anche in minima parte) la firma di J. J. Abrams c'è sicuramente la qualità di una buona regia e di una certa logica nello sviluppo della fantascienza che può solo che far piacere agli amanti del genere, difatti la firma del regista/produttore americano è diventata una vera e propria garanzia.
Io personalmente ve la consiglio, anche se solo due puntate sono poche per avere la certezza matematica, sicuramente la storyline sul terrorismo tecnologico non è nuovo nel panorama, ma sul piccolo schermo manca un po' di buona azione! Alla prossima settimana,

Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :