Ma non sono qui per parlarvi dei miei fugaci incontri, bensì di serie tv, che si sono accumulate in maniera mostruosa (che solo la pausa invernale mi può aiutare!!!). E proprio quando il festival si è concluso c'è stata la premiere di una serie che attendevo con ansia, Almost Human, non la conoscete? Ora ve ne parlo!
Ho visto le prime due puntate e devo dire che mi piace molto, lo stampo è indubbiamente alla Io Robot con Will Smith contornato dallo stesso umorismo e dilemmi etici ma in uno scenario più simile a Blade Runner. Questo è arricchito dal genere (e usuale per le televisioni americane) poliziesco e dalla inevitabile bromance che i due porteranno sullo schermo. I personaggi si sono già distinti per delle caratteristiche, John è appena uscito da un coma di 17 mesi a causa di uno scontro con una organizzazione terroristica dal nome The Syndacate e da questo brutto incidente ha perso anche una gamba che è stata sostituita con una protesi. Mentre Dorian è un robot “difettoso”, figlio di una generazione più “empatica” e “vecchia” di androidi che non fa affidamento solo alla logica ma anche a una certa dote di esperienza.
Ciò che cattura della serie è sicuramente la novità di uno Sci-Fi ben fatto (lo si vede già dagli effetti) che se risulta essere prevedibile per narrazione e scambi di battute che comunque tengono lo spettatore (e una nerd come me) ben incollato allo schermo a seguire la facile storia. Seppur Karl Urban sia un bel figo a volte non va al di là delle tre espressioni, molto legato nella natura del poliziotto che ha numerosi scheletri nell'armadio e con una memoria che a volte vacilla. Mentre invece Michael Ealy è molto convincente e persuasivo, riesce a trasmettere nonostante la sua natura artificiale, il suo punto di vista robotico sulla situazione e a stupire con gli effetti speciali che velocizzano e risolvono il caso.
Come tutto ciò che porta (anche in minima parte) la firma di J. J. Abrams c'è sicuramente la qualità di una buona regia e di una certa logica nello sviluppo della fantascienza che può solo che far piacere agli amanti del genere, difatti la firma del regista/produttore americano è diventata una vera e propria garanzia.
Io personalmente ve la consiglio, anche se solo due puntate sono poche per avere la certezza matematica, sicuramente la storyline sul terrorismo tecnologico non è nuovo nel panorama, ma sul piccolo schermo manca un po' di buona azione! Alla prossima settimana,