L'anima e la psicologia

Da Marta Saponaro

SIMBOLO DELLA PSICOLOGIA: PSI

PSI è il simbolo della psicologia. Il termine deriva dal greco psyche  (ψυχή) e significa spirito, anima e logos, discorso, studio. Letteralmente sarebbe lo studio dell'anima, dello spirito.
Questo significato venne introdotto nel XVI secolo e divenne scienza della mente nel secolo XVII. In questi ultimi cento anni ha cambiato nuovamente adeguandosi alle nuove metodologie.
Iconograficamente il simbolo era interpretato come farfalla, molte decorazioni sui vasi greci raffiguravano con l'immagine della farfalla l'anima che esala dopo la morte.
Divenne popolare intorno al 1700 con Wolff che con la psicologia empirica tentava di spiegare il comportamento dell'anima umana, mentre con la psicologia filosofica intorno alle capcità stesse dell'anima. Quest'ultima venne criticata da Kant, egli asseriva che non era possibile l'esistenza di una psicologia razionale, invece accettava la psicologia empirica anche se non era una scienza esatta per il fatto che era impossibile applicare la matematica nei processi psichici.
La psicologia, in linea di massa si può dire che studia la percezione che l'uomo ha del mondo, la ritenzione dei ricordi (memoria), la capacità razionale degli individui (intelligenza).
Strutturalismo, funzionalismo, cognitivismo, epistemologia genetica, neuroscienze sono le varie visioni della psicologia.
I filosofi Platone ed Aristotele, prima, Cartesio, Hobbes, Locke portarono avanti riflessioni e proprie teorie sulla mente umana. Cartesio sosteneva la netta divisione tra "res cogitans", mente, e "res extensa", corpo affermando che alcune idee sono innate, presenti dalla nascite. Hobbes e Locke dicevano che molta importanza era l'esperienza, unico processo in grado di sviluppare ed organizzare la mente umana criticando la divisione tra mente e corpo.
Nel 1850/70 medici e fisici iniziarono ad analizzare le senzazioni, le emozioni e le attività intellettive applicando metodologie tipiche dello studio delle scienze  naturali dando vita alla psicologia scientifica. Fino ad ora la psicologia faceva parte della filosofia, in quanto studiava la natura e l'essenza dell'anima, in seguito  diventa scienza rigorosa, sperimentale basata sul metodo induttivo fatto di osservazioni ed esperimenti da cui si formulano ipotesi e leggi.
I precursori dell'odierna psicologia furono Darwin, con le sue teorie sulle emozioni; Donders, con studi sui tempi di reazione; Weber e Fechner, dando vita alla psicofisica studiando i rapporti tra stimoli e senzazioni; Ebbinghaus, uno dei primi ad applicare il metodo sperimentale allo studio della memoria; Galton, padre della psicologia differenziale; Ribot, che dide forma alla psicopatologia; Binet e Gesell,  pionieri della psicologia infantile.
Molto interessante  è una facoltà a Firenze "Libera Università Junghiana", libera università di studi sull'anima.
Nel 2007, il circolo CG Jung di Firenze si strutturò come prima Università Libera Junghiana, dove la conoscenza profonda dell'Anima, dell'inconscio viene approfondita con percorsi di studio dedicati alla Psicoanalisi, alla Psicologia Analitica e a quella Archetipica formando Analisti ad orientamento Junghiano. Per maggiori informazioni ed approfondimenti guardate qui.
Dal Dipartimento di Psicologia dell'Università di Firenze vi propongo questa lettura:

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