ROMA - L’anima gemella? Si trova con un algoritmo. Alcuni scienziati del Tippie College of Business e dell’Università dello Iowa hanno infatti creato un “modello” che promette di aiutarci a trovare la nostra anima gemella.
Trovare il partner ideale non è cosa facile, ma adesso un algoritmo sembra che possa venire in nostro aiuto. L’algoritmo è studiato proprio per i siti di incontri (dating) e utilizza la storia dei contatti e i gusti di una persona per raccomandare i partner con i quali si può essere più compatibili in fatto d’amore.
L’algoritmo è stato sviluppato dal prof. Kang Zhao con la collaborazione di Xi Wang che ha utilizzato un algoritmo simile a quello già impiegato da “Netflix” per consigliare agli utenti i film che potrebbero piacere loro tracciando la storia di visualizzazione. Il team di ricercatori ha poi utilizzato un database fornito da un noto sito web di incontri, il cui nome è stato mantenuto segreto.
Come si legge su Tgcom24:
“Il database conteneva le informazioni riguardanti 475.000 contatti iniziali (o primi contatti), avuti nell’arco di 196 giorni, che coinvolgevano 47.000 utenti statunitensi. Di questi, 28.000 erano uomini e 19.000 erano donne. I più attivi sono risultati gli uomini, con un’80% di primi contatti. L’analisi dei dati ha evidenziato che soltanto il 25% circa di questi primi contatti hanno avuto un seguito e sono stati ricambiati.
Poiché il tasso di successo di queste prime avances è piuttosto basso, i ricercatori hanno pensato che fosse opportuno correre ai ripari. Ecco perché hanno sviluppare un filtro matematico che combina due principali fattori: i gusti della persona, determinati in base al tipo di soggetto che il cuore solitario ha contattato, e il grado di attrattiva o non-attrattiva calcolato in base al successo o all’insuccesso che consegue al primo contatto. A detta di Zhao, il combinare gusti e attrattività è un sistema migliore di quello più aleatorio offerto dalle semplici informazioni che si possono trovare sul profilo di una persona. Capita spesso, infatti che il profilo non contenga tutte le informazioni utili o davvero interessanti per il potenziale partner. Capita poi spesso che nel profilo ci siamo “errori” ed “omissioni” sulle note caratteriali indicate.
Ecco dunque che, sempre secondo gli autori, le informazioni sul profilo di una persona possono essere fuorvianti: un po’ che perché c’è chi tende a barare, ma anche chi, in buona fede, non conosce abbastanza bene se stesso e quelle che possono essere le caratteristiche interessanti per l’altro sesso.
In definitiva, trovare il partner ideale su un sito d’incontri è una questione di fortuna: visto che le gli utenti in cerca di un’anima gemella sono sempre tanti, ma quelli che poi davvero s’accoppiano sono molti di meno, il fatto che scienza intervenga a dare una mano è in fondo una gran bella cosa”
Fonte: Tgcom24