Prima di tutto, per chi non conoscesse ShapChat, ecco una breve descrizione del programma. Snapchat è un’applicazione disponibile su App Store e su Google Play Store che permette di chattare in tempo reale con altre persone tramite delle fotografie da noi inviate. Il suo punto di forza è rappresentato dal fatto che, dopo aver scattato o scelto una foto, gli utenti potranno decidere per quanto tempo questa rimarrà visibile, e passati i secondi prefissati prima dell’invio, l’immagine si auto-distruggerà automaticamente senza che gli altri possano salvarla.
Già qualche tempo fa SnapChat ha fatto parlare di sé per i problemi di sicurezza del software, che permettevano ad alcuni utenti malintenzionati di trovare i numeri di telefono degli utenti in poco tempo, usando la funzione di ricerca. Gli sviluppatori, però, sono subito corsi ai ripari per risolvere il problema e proteggere la privacy degli utenti.
Oggi, però, SnapChat fa ancora parlare di sé e sempre per problemi di sicurezza e di privacy degli utenti. A quanto pare, infatti, un gruppo di hacker ha recentemente rubato qualcosa come 4,6 milioni di numeri di telefono e il relativo username a cui è associato, pubblicando il tutto su internet e mettendolo a disposizione di chiunque voglia consultare il ricco database.
A dire il vero, il gruppo di hacker ha pubblicato in rete un database parzialmente oscurato, nel quale i numeri di telefono degli utenti sono coperti per quanto riguarda le ultime due cifre, ma il gruppo dice di essere disponibile a fornire il database non censurato a chi dovesse addurre buone motivazioni. La cosa, comunque, è molto preoccupante, soprattutto se consideriamo che molti utenti utilizzano lo stesso username per diversi servizi e quindi non è difficile collegare l’identità degli utenti (ad esempio di Facebook) al numero di telefono rubato tramite Snapchat.
Al momento il sito non è raggiungibile e quindi il database non può essere consultato, ma è comunque importante evidenziare come questo episodio sia potuto accadere, soprattutto se consideriamo che il software SnapChat non è nuovo a problemi di questo genere. A quanto pare, però, il reale obiettivo degli hacker era quello di portare il problema di sicurezza del software all’attenzione degli sviluppatori e degli utenti, visto che il bug sfruttato dagli hacker esiste da mesi e i responsabili non hanno mai provveduto alla sua correzione.