L’anno, la notte, il viaggio – Fernando Della Posta

Creato il 08 maggio 2012 da Wsf

” Ciò che colpisce è la sincerità del dettato, di un poeta determinato ad essere soprattutto sé stesso. Il misurarsi con i grandi non genera soggezioni di sorta, né incute timori reverenziali. L’eteronimia pessoiana e lo sdoppiamento dei personaggi di Pirandello fungono soprattutto da humus, come se l’autore ricevesse l’impulso a scrivere dalla loro lettura. Il gioco, l’invenzione, non rappresentano linee di fuga, semmai un rimedio o delle vie d’uscita; né si delineano come un fine a sé, arte per il piacere dell’arte.E’ poesia ludica che sa essere lucida e riflessiva, in un raccoglimento partecipe ed accorato: Dalla mia terra non ho più nulla da imparare/La poso al suolo come il cane posa l’osso,/ne ho lo stesso suono – Dalla mia terra – “  Nota di lettura di Abele Longo per il libro ” L’anno, la notte, il viaggio ” edizioni Progetto Cultura.

Spleen

La pioggia è uno stress velato

da tanti puntini d’argento.

Non so bene come guardare

quando è fitta fitta e il vento

la disegna a trame d’urlo.

   – Abbiam perso la parola

   che trafigge e distende

   discende e svilisce,

   meraviglia e sorprende- .


Ma riscalda il sangue, il cuore

un batter d’ali di falena

Vicino la casa del Manzoni, Milano

 Mi si innesta qui, sull’avambraccio

un incanalarsi calmo di stecche di bambù,

mentre da un riflesso al vetro,

di Porto, mi s’insinua rubino un volto

di Omenone stanco, pensoso.

Entra nell’assimilazione, linfa di sapienza

e ancora protetta si sfalda

la struttura ch’egli regge. Va via il peso,

vino e alambicco, deflagra

pietra e marmo, come canta un girotondo.

Quartiere San Lorenzo

 San Lorenzo è come un tassello scheggiato.

Ha case scure come il caffè.

Mettiamogli dei guanti imbottiti!

   Proteggiamone i muri scoloriti!

   La neve potrebbe, ammorbidirne i risvolti,

   …dei palazzi seghettati “

Sembra una grande fabbrica dismessa

un dormitorio londinese.

   ” Rilassati nella piazzetta!

   Rilassati sul suo cuscino!

   Li senti i cocci di bottiglia

   che danno carattere all’ovatta? “

E’ una donna che fuma. E’ una goccia di liquore

sulla faccia bianca della luna.

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Fernando Della Posta, nato a Pontecorvo, vive e lavora a Roma nel campo dell’Information Technology ed ha scoperto la poesia da pochi anni. Come per Pessoa, anche per Fernando Della Posta la poesia non è un’ambizione ma la sua maniera di stare solo. E’ redatore nel blog neobar.wordpress.com e gestisce il blog http://versisfusi.wordpress.com/. E’ inserito in diverse prestigiose antologie ed ha pubblicato testi poetici nel libro ” La Versione di Giuseppe.Poeti per Don Tonino Bello – 2011-. L’anno, la notte, il viaggio è la sua opera prima.


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