L'antifascismo come presupposto.

Creato il 16 novembre 2011 da Fededragogna
La nascita della democrazia in Italia coincide con la liberazione dal Fascismo e i princìpi che animano la costituzione - sulle quali le nostre istituzioni e la nostra vita civile sono basati - non fanno che ribadirlo.
Per questo motivo, nel nostro Paese, dirsi democratici significa dirsi anche antifascisti.
L'antifascismo non è perciò una posizione politica né un contenuto proprio di una cultura di sinistra, ma il presupposto necessario per la vita politica e la discussione democratica.
Chiunque faccia apologia del fascismo, ne riprenda i contenuti, le forme, i simboli e quant'altro, semplicemente si chiama fuori dalla pratica democratica, e innanzitutto dalla discussione - che della democrazia è la prima e più elementare rappresentazione.
Dato che ciò in Italia continua a succedere, impedendo a nostro avviso il progresso sia del discorso politico italiano sia del Paese tutto, riteniamo sia necessario ribadire pubblicamente quando necessario il proprio antifascismo - senza violenza (negli atti come nel linguaggio), senza toni disumanizzanti, ma con fermezza e chiarezza.
E continueremo a credere necessario ciò fino al giorno in cui l'ovvietà dell'antifascismo sarà condivisa da tutti - poiché l'antifascismo è e dev'essere un principio alla base di ogni schieramento politico italiano.
Nessuno deve avere paura a proclamarsi antifascista.
Nessuno deve avere paura nemmeno a proclamarsi fascista, ma riconosce così di non poter prendere parte alla democrazia italiana e di offendere la memoria del paese e la sua libertà.

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