L'antilope, la mangusta e il ghepardo /L'angolo del Griot

Creato il 29 giugno 2013 da Marianna06

C’era una volta,sempre alle latitudini del continente “nero”, che ormai abbiamo imparato a conoscere bene, un’antilope molto simpatica e girellona, oltre che vanitosetta, che aveva il difetto di non ascoltare quasi mai i consigli degli amici veri.

Un giorno, la “nostra” amica è particolarmente felice perché il ghepardo e sua moglie, che godono di particolare reverenza da parte di tutti gli animali dei dintorni, l’hanno addirittura invitata ,a cena, da loro.

Infatti, sul fare della sera, in tutta fretta,l’antilope comincia i preparativi per rendere ulteriormente   gradevole il suo aspetto ed essere all’altezza della dignità degli ospiti.

Una mangusta, sua vicina di tana, che si accorge della particolare euforia e,maliziosa com’è non la beve per nulla, le si avvicina e, parlandole schiettamente,cerca di metterla in guardia.

In sostanza la mangusta precisa all’antilope : “Cara amica, ma sei proprio certa che quest’invito non sia solo una trappola ben congegnata?”.

 E l’altra, di rimando : “Cosa  vai mai a pensare!!!”.

“Perché dovrebbe essere così?”

“Tanto il ghepardo che sua moglie si mostrano sempre gentili con me . E questo - devi sapere - avviene tutte le volte che m’incontrano per via”.

Terminata la conversazione, in tutta fretta (è già buio) e un po’ impaziente, l’antilope s’incammina, appunto, lì dove è stata invitata.

A tavola la conversazione è brillante ma il cibo, stranamente, è di scarsa qualità.

Infatti, l’antilope fa una grande fatica a mangiare del mais durissimo, che le viene propinato in abbondanza, innaffiato da vino di palma.

Tuttavia, amante delle buone maniere, abbozza e prosegue, fingendosi soddisfatta, fino al momento del commiato, caloroso, e che non veicola affatto, apparentemente, alcun sospetto.

Ma, fatti alcuni passi nel cammino di ritorno, all’improvviso ecco che la “nostra”antilope si ritrova, inaspettatamente, la strada sbarrata dal ghepardo, che aveva percorso una scorciatoia nota solo a lui e che, senza troppi complimenti, l’afferra e comincia lentamente a sbranarla.

Ferita e gocciolante sangue, l’antilope, a quel punto, ha ben poco da recriminare.

Ha da prendersela con la propria superficialità mista a una certa dose di vanità.

E deve arrendersi.

Era stata avvertita e non aveva ascoltato.

L'indomani alla mangusta non rimane che compiangere la sorte della sua amica.

Una sorte (diciamolo pure) che si era, comunque, andata a cercare volontariamente, sorda come era  stata alle raccomandazioni premonitrici.

    a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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