L’antipatico che ci voleva

MILANO. Finalmente Mazzarri. Ecco la prima considerazione che viene a guardare il nuovo tecnico dell’Inter. Antipatico, lavoratore indefesso,uno che non guarda in faccia nessuno. Questo ci voleva alla banda squinternata dei nerazzurri per risorgere e finalmente è arrivato. Il tecnico livornese si è presentato mandando subito messaggi minatori a chi della truppa dimostrerà di non gradire il suo credo fatto di lavoro fino a spaccarsi le ossa. E’ sembrato un Mourinho all’Italia, in grado per antipatia a pelle di rinverdirne i fasti, soprattutto partendo dal presupposto che, per fare il capo, non bisogna essere simpatici, ma vincere. Si spera che ora tutti i nerazzurri si facciano una bella vacanza e poi si sparino un bel ritiro. Mazzarri vuole una squadra da corsa e l’Inter non lo è: lo diventerà? Sì, se l’ambiente lo lascerà lavorare in pace. Il prode antipatico è uno dei tre tecnici bravi che ci sono rimasti qui in Italia. Vediamo di non farlo pentire della scelta di aver scelto l’Inter.