Dunque c'è anche un pessimo retrogusto sottilmente (e astutamente) manipolatorio nell'ostinarsi ad attribuire al Movimento 5 Stelle la qualità dell'"antipolitica" (e di convincere così la popolazione di questo). Come a voler sottolineare implicitamente (e l'implicità è fondamentale nella manipolazione) una contrapposizione negativa e battezzarla così di fronte all'opinione pubblica con qualcosa di maligno, come un verme pronto ad avvelenare dall'interno la mela del sistema-paese. Ma se dunque esiste davvero un'"antipolitica", quale dovrebbe essere la parte sana della mela, quella chiamata "politica", quella che si arroga il diritto di giudicare l'altra? Forse quella dei soldi pubblici intascati? Quella dei nepotismi? Quella delle mazzette? Quella degli evasori? Quella dei festini priapici e delle speculazioni sismiche?
Grillo e i suoi possono piacere o meno (e chi mi segue, sa che non godono di particolare simpatia da queste parti). Ma non credete alla balla dell'"antipolitica". Tutto è politica. Tutto. Anche questo post.