L’Antitrust sanziona Estée Lauder Clinique per pubblicità ingannevole

Creato il 19 marzo 2014 da Mirella Puccio @beautyinspirati

Ci risiamo… ancora una volta si utilizzano toni molto, troppo enfatici per pubblicizzare creme antirughe, ponendole sullo stesso piano di un trattamento di medicina estetica.
La società Estée Lauder, proprietaria del marchio Clinique, dovrà pagare una sanzione pari a 400 mila euro per la linea di prodotti antirughe “Repairwear Laser Focus” (siero + contorno occhi) presentata come segue:

Anche L’Oréal è incappata in un problema simile con la linea Revitalift Laser X3, ma si è impegnata con l’Antitrust a non promuovere più i suoi prodotti confrontandoli con trattamenti di medicina estetica, modificando le campagne pubblicitarie in atto e le confezioni dei prodotti, eliminando non solo il riferimento al trattamento laser, ma anche le percentuali di miglioramento della pelle e i tempi necessari per ottenerlo.

Il termine LASER,  proviene dalla contrazione di più termini: Light Amplification by the Stimulated Emission of Radiation (amplificatore di luce tramite emissione stimolata di radiazione) e i suoi effetti non sono comparabili a nessuna crema o siero.

Com’è possibile che un prodotto cosmetico sia in grado di diminuire le rughein dodici settimane ottenendo risultati pari al 63% di quelli del laser?

Perché aziende cosmetiche affermate hanno necessità di promuovere in modo ingannevole prodotti che saranno pure efficaci, ma non potranno MAI  conseguire i medesimi risultati di un laser?

Possibile che i consumatori, oltre a pagare a peso d’oro siliconi e paraffina, debbano essere convinti che queste e altre sostanze siano in grado di spianare rughe, cancellare macchie e discromie?

Avendo collaborato per sei mesi con una nota azienda di medicina estetica, elaborando molteplici articoli sui trattamenti viso/corpo eseguiti in ambulatorio, so bene che non esiste crema equiparabile a un laser, un peeling chimico, un filler.

Purtroppo, quando la pubblicità di certi prodotti è veicolata anche in TV,  la persona poco esperta e credulona è portata a credere che si tratti davvero di creme miracolose che con una cifra di molto inferiore a quella di un trattamento professionale eseguito da un medico specialista, permetta risultati straordinari senza alcun disagio, né controindicazione.

Di seguito, in corsivo,  il comunicato stampa dell’Antitrust.

“COMUNICATO STAMPA”

Prodotti cosmetici: antitrust sanziona Estée Lauder Clinique per pubblicità crema antirughe con 400mila euro e accetta impegni del gruppo L’Oréal

No al confronto con i trattamenti laser.

L’efficacia di una crema antirughe non può essere paragonata a quella di un trattamento laser, di un lifting o di un intervento di chirurgia estetica: in base a questo principio l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 27 febbraio 2014, con due distinti provvedimenti, ha sanzionato per pubblicità ingannevole la società Estée Lauder con una multa di 400mila euro mentre ha accettato, rendendoli vincolanti, gli impegni presentati dal gruppo L’Oréal.

Il primo procedimento si è svolto nei confronti della società Estée Lauder per i messaggi pubblicitari che accompagnano la linea di prodotti Repairwear Laser a marchio Clinique diffusi con una pluralità di mezzi (internet, spot tv, stampa e confezioni): nei messaggi viene effettuato un raffronto tra i risultati ottenibili con questi cosmetici (entro tempi enfaticamente determinati) e quelli legati a un trattamento di medicina estetica. Tale raffronto è costruito in modo da indurre i consumatori all’acquisto, anche sulla base dei costi più bassi e della mancanza di controindicazioni rispetto all’utilizzo del laser.

In particolare, gli studi prodotti a supporto della correttezza dei messaggi sono stati ritenuti non attendibili dal perito incaricato dall’Autorità perché il paragone tra le due percentuali di miglioramento antirughe era rilevata in ambiti non omogenei: da un lato, un gruppo sottoposto a terapia laser medicale e, dall’altro, un campione femminile trattato con crema cosmetica. Dalla perizia è inoltre emerso che i due rimedi antirughe hanno meccanismi d’azione, modalità di utilizzo ed efficacia diversi e in nessun modo assimilabili. La società dovrà ora comunicare, entro 60 giorni, le iniziative assunte per ottemperare alla diffida che vieta alla società la prosecuzione dei messaggi pubblicitari risultati ingannevoli.

Diverso l’esito del procedimento nei riguardi di L’Oréal visto l’impegno assunto nei confronti dell’Autorità di evitare, nell’ambito di future campagne pubblicitarie di tutti i propri prodotti cosmetici, qualsiasi raffronto tra l’efficacia degli stessi con trattamenti di altra natura, in particolare di medicina e chirurgia estetica.

L’Oréal modificherà inoltre le campagne pubblicitarie e le confezioni dei prodotti appartenenti alla Revitalift Laser X3 l eliminando non solo il riferimento al trattamento laser ma anche i vanti relativi alle percentuali di miglioramento della pelle e dei tempi necessari per ottenerlo. Per effetto dell’intervento dell’Antitrust la pubblicità veicolata in Italia potrà anche essere parzialmente diversa da quella diffusa in altri paesi.

Roma, 18 marzo 2014

  • Provvedimento Estée Lauder
  • Provvedimento L’Oréal Italia Spa
  • Impegni L’Oréal Italia Spa

L’articolo di Help Consumatori riguardante la vicenda a questo link.

La mia opinione?…
Ritengo ingiusto, oltre che ingannevole, spingere e pompare un prodotto, a qualunque marchio appartenga, al di là della sua effettiva efficacia.  Auspico in un futuro prossimo che TUTTE le aziende cosmetiche diffondano messaggi pubblicitari conformi alla natura dei prodotti da loro creati, evitando il ricorso a termini che confondano le idee ai consumatori. I claim del prodotto devono essere più realistici e dimostrabili!

©2014 Mirella Puccio – Tutti i diritti riservati


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