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L'applauso del Vela Ancona: valore aggiunto o occasione sprecata?

Creato il 09 luglio 2012 da H2opolo @edoardo_osti

L'applauso del Vela Ancona: valore aggiunto o occasione sprecata? Temo che il mio mestiere stia diventando quello di segnalare le occasioni che il nostro sport desidera fortemente mancare: tra queste si aggiunge, e direi che  nella Hit Parade va forte, l'applauso delle ragazze del Vela Ancona alla Locatelli di Stefano Carbone.
Stiamo parlando di un episodio straordinario, mai visto nè sentito, se non in qualche filmone sportivo americano dai buoni sentimenti, fatto apposta per strappare lacrime e consensi al botteghino.
Questo applauso, questo gesto straordinario e inusuale dovrebbe essere fortemente pubblicizzato dalla FIN in modo da creare prima di tutto una mentalità fondata sulla lealtà e sul riconoscimento del valore dell'avversario, per poi diventare un vero e proprio biglietto da visita da mostrare all'esterno attraverso tutti i canali informativi possibili. Insomma, un tormentone mediatico che aiuterebbe la pallanuoto a distinguersi per i valori che contiene.
C'è anche un altro gesto, di cui nessuno parla ma altrettanto degno di nota, quello di Stefano Carbone che con la sua lettera ha reso merito alle ragazze di Ancona. Senza questa lettera l'episodio sarebbe rimasto anonimo per poi morire in pochi giorni.
Se fossimo il rugby, il volley o il tennis, questo episodio avrebbe fatto il giro del mondo e avrebbe ispirato scrittori e registi. Ma siamo la pallanuoto, e questo episodio lo conosciamo in tre.
Se fossimo un normale sport dotato di macchina organizzativa funzionante non ci faremmo mai scappare episodi come questo per rendere accattivante la nostra disciplina e attirare così praticanti, tifosi, media, denaro, denaro, denaro.
 Ma siamo la pallanuoto, uno sport che non si cura di diffondere notizie, nemmeno quelle che potrebbero aiutarci ad uscire dall'anonimato e appropriarci di un Brand, di una caratterizzazione positiva.
Ogni sport cerca di creare e diffondere il proprio Brand:
Il Rugby comunica attraverso il terzo tempo un significato di fratellanza al termine della battaglia, di rispetto per il "nemico".
Il Volley ha nel  gioco privo di contatto una caratterizzazione molto forte.
Il ...
Noi non prestiamo minimamente attenzione alla comunicazione, al punto tale che non ci conosce nessuno.
Dovremmo cambiare rotta, cominciando a pensare che se siamo sconosciuti è prima di tutto colpa nostra: a questo punto sarebbe più facile rimboccarci le maniche e costruire qualcosa.
Altrimenti possiamo sempre chiamare un Time Out e farci un anonimo applauso.


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