L’apprendista stregone

Creato il 25 agosto 2010 da Mentalista Darus @magodarus

Assisto con curiosità al successo che sin dal suo esordio sta avendo, il nuovo film di Nicolas Cage, “L’apprendista stregone” (The Sorcerer’s Apprentice).

Sembra infatti che, in Italia stia sbancando i botteghini, in un periodo, l’estate, dove di solito non ci sono grandi exploit mentre in Usa ha un riscontro medio basso, un flop insomma.

La trama: Un mago e il suo sventurato apprendista si ritrovano al centro dell’antico conflitto fra bene e male. Balthazar Blake è un maestro della magia che vive nell’odierna Manhattan e che intende difendere la città dalla sua nemesi per eccellenza, Maxim Horvath.

Ma per farlo Balthazar ha bisogno di aiuto, e recluta quindi Dave Stutler, un ragazzo apparentemente normale ma che possiede doti nascoste, sottoponendolo ad un folle addestramento per fargli apprendere il più in fretta possibile tutti i segreti della magia. In questo nuovo ruolo di apprendista stregone, Dave dovrà fare appello a tutto il suo coraggio per sopravvivere all’addestramento, arrestare le forze del male e conquistare il cuore della ragazza che ama.

Vediamo qualche dettaglio del film, per capire cosa faccia accorrere il pubblico italiano a vederlo:

- il tema dominante è la magia, il mistero, le emozioni che questa può fornire, in particolare il titolo richiama, tra mille altre cose, anche la possibilità che qualcuno possa apprendere i dettami della magia, divenendo piano piano un mago, o meglio ancora uno sciamano, uno stregone. Processo questo tra i più ambiti da sempre;

- vengono promesse azione, sorpresa ed effetti speciali (150 milioni di dollari di budget);

- poi c’e’ l’amore, il romanticismo, il vago riferimento a storie già vissute e digerite dal grande pubblico in occasioni diverse (Harry Potter, Topolino in Fantasy, i supereroi ecc);

- infine, il cast che oltre a Cage, vede la partecipazione di un’avvenente Monica Bellucci.

Non ho visto il film ma a leggere i resoconti della critica, le aspettative del film, purtroppo non sono state soddisfatte:

- una sceneggiatura pastrocchio a più mani che spara effetti speciali per difendersi ma dietro i quali rimane ben poco;

- una trama che già dall’incipit risulta scontata e di seconda mano, sguazzando nei luoghi comuni senza troppa fantasia;

- il tentativo di intercettare spettatori di più target che finisce per offrire un film frullatore dove nulla è approfondito e tutti i generi ed i riferimenti sono mescolati.

Quindi niente di nuovo sotto il sole. A quegli spettatori che sono alla ricerca del magico suggerisco di cercare qualcuno, mago o prestigiatore di qualità, che possa mostrare loro, vis a vis, un po’ di buona magia durante una festa, per viaggiare con l’immaginazione ed incontrare il mistero, magari a casa propria.


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