“Se non arriveranno subito nuovi soldi, insieme alla certezza di altri finanziamenti per la ricostruzione, la citta’ sara’ condannata a morte”.“Chiediamo di poter tornare a vivere. Lo chiede un pezzetto di Italia al Paese intero”, dice, lanciando anche un “un appello agli italiani e alle italiane” a “starci vicino come fecero al momento del terremoto. Vogliamo che sappiano che questo per noi e’ un momento difficile proprio come i primi giorni post-sisma, perche’ viviamo una vita sospesa, fatta di precarieta’ assoluta e se dallo Stato non arrivera’ una risposta crollera’ anche quel briciolo di speranza rimasta”.Quanto alla ricorrenza di sabato, Cialente riferisce che “i cittadini hanno organizzato una marcia silenziosa che partira’ da una delle ‘New town’ fino al centro storico. Per il resto, il 6 aprile non potra’ essere una giornata di protesta, ma solo di lutto e commemorazione”.
Questo è un servizio andato in onda su La7, due storie come tante nel capoluogo abruzzese.
Un altro servizio di Rete 8.
E infine, un video con le immagini di tutte le vittime del terremoto del 6 aprile 2009.
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La7
Rete 8
6aprile.it