A pagamento una signora di Popoli ha interpretato l’aquilana per la trasmissione di Forum, condotta da Rita Dalla Chiesa.
Registriamo:
1) che è una trasmissione (come tante altre) in cui, in mancanza della realtà, si scrive un copione e quindi si descrive una situazione finta o edulcorata. E dovrebbe esserci un obbligo di scriverlo in sovraimpressione: QUESTA TRASMISSIONE NON CORRISPONDE ALLA REALTA’. QUELLO CHE VEDETE E’ SOLO PER NON FARVI ANNOIARE, MA E’ FALSO. (diciamo che Orwell si rivolta nella tomba per non averci pensato a questo copione)
2) che Rita Dalla Chiesa non si vergogna di giocare dentro un’aula di tribunale, che la vergogna – il cognome – non le faccia tremare le vene ai polsi e che non decida di andarsi a nascondere in un Paese straniero, per sempre. Dietro quella faccia gentile e buona si nasconde qualcuno che non ha pietà di niente: del Paese, della realtà, della povertà di gente che si intasca 300€ per mentire
3) che Berlusconi usa le sue TV per imbonire le masse, che nella menzogna NON dichiarata, davanti a tutte le casalinghe si possa descrivere “il presidente” come un benefattore. La Dalla Chiesa tenta di istituzionalizzare il ringraziamento spostandolo sul Governo, poi comunque lancia un applauso per Bertolaso. La signora nella sua forma di prostituzione è indottrinata persino nel passaggio sui quei 300/400 che sono ancora negli alberghi perché vogliono loro. Praticamente le parole di B.
Il comune di L’Aquila faccia causa a tutti: alla signora che ha mentito (che sia di lezione a tutti i cittadini che non sono immuni a rendersi complici di tali malefatte e chi se ne frega della povertà…è una forma di prostituzione, allora meglio darla via), a Mediaset che non ha avvertito che era tutto finto, a chi si è prestato a questa cosa. Tutti.
Non condivido come dice Luca Sappino che la colpa è del mancato conflitto d’interessi.
Se domani le TV di B. restano in mano ad un amico imprenditore (come era prima, quando governava Craxi e lui era solo quello delle TV) non cambia. Se in questo Paese c’è gente disposta a partecipare all’edulcorazione della realtà, se ci sono giornalisti che si inventano le notizie o non le approfondiscono (che uno si chiede allora un ordine a che diavolo serve), allora il conflitto di interessi a che servirà (posto che va fatto)?. La verità è che dovremmo finanziare la nascita di altre tv. Che tutti i “bravi” dovrebbero andare via da Rai e Mediaset e riempire le file di altri canali e spostare gli investimenti pubblicitari.
Ecco. Per esempio. Come mai questo non accade? Vorrei che Benigni, Dandini, Fazio, le Iene, Santoro e i Guzzanti, la Gabbaneli fondassero una TV. Impoverite la TV di Stato finché è TV di regime. Abbandonate colui che ha portato la TV commerciale in Italia ma alla fine l’ha usata e la sta usando per devastare il Paese. Mi sembra una soluzione migliore.
Noi, possiamo sempre spegnere la tv, invece.
p.s. qualche bravo giornalista (di quelli visibili e autorevoli e non solo i tanti bravi giovani precari che sui siti alternativi ci raccontano ogni giorno la realtà), invece, dovrebbe raccontare senza ideologie cosa sta davvero accadendo, adesso, a L’Aquila. Riconoscendo che molti stanno nelle casette da Grande Fratello e non nelle baracche, ma che quei soldi sono stati spesi in modo facile e veloce e il centro storico sacrificato. Qualcuno dovrebbe raccontare che quelle famiglie resteranno lì per almeno 20 anni. Che nulla si sta facendo per restituire la città agli aquilani. Che non c’è alcun progetto di ricostruzione di un tessuto urbanistico, di sviluppo. Nulla di nulla.