A quanto pare, anche le piante sono in grado di compiere operazioni aritmetiche. Ovviamente quest'affermazione va presa un po' con le pinze, perché sappiamo benissimo che le piante non hanno un sistema nervoso e, quindi, nemmeno un cervello pensante, per cui bisogna innanzitutto specificare cosa intendiamo per "saper compiere operazioni aritmetiche". Come abbiamo già visto nel caso di alcuni animali (la formica che "sa" moltiplicare; le api che "sanno" misurare gli angoli; ecc.), un organismo "sa fare matematica" se è in grado istintivamente di compiere azioni che ottimizzano il rapporto tra spese e resa energetica secondo un ottimale pattern matematico.
Granuli di amido al microscopio
I 2 ricercatori, nell'ambito di uno studio che sarà presto pubblicato sulla rivista eLife, hanno scoperto che le piante apportano accurate e continue modifiche alla velocità con cui consumano l'amido, in modo da assicurare che la riserva di amido restante duri fino all'alba, indipendentemente dalla quantità accumulata e anche se la notte "arriva inaspettatamente presto". Gli studiosi hanno dimostrato che le piante di Arabidopsis thaliana (ma sicuramente il meccanismo sarà comune alla stragrande maggioranza di altre specie vegetali), affinché possano garantirsi la giusta quantità di amido senza né surplus né penuria, devono "saper" compiere divisioni aritmetiche accurate. Durante la notte, dei meccanismi molecolari all'interno delle foglie misurano l'entità della riserva di amido e stimano il lasso di tempo che rimane fino all'alba, grazie all'orologio biologico interno tipico di ogni vivente; successivamente il quantitativo di amido stimato viene diviso per l'intervallo di tempo stimato in modo da definire il corretto tasso di consumo di amido affinché entro l'alba ne resti sempre il 5% circa. Nel tentativo di spiegare come ciò possa fisicamente avvenire, i ricercatori hanno avanzato l'ipotesi, supportata da un complesso modello matematico, che la stima della quantità di amido e del tempo rimasto debba essere rappresentata da 2 famiglie di molecole, denominate S (dall'inglese starch = amido) e T (dall'inglese time = tempo), rispettivamente responsabili della misurazione di ciascuna delle 2 grandezze, seppur indirettamente, in maniera proporzionale alla loro concentrazione.
M. Howard, A. Smith (2013). Arabidopsis plants perform arithmetic division to prevent starvation at night eLife, 2 DOI: 10.7554/elife.00669