L’armonia degli opposti

Creato il 17 aprile 2013 da Cinzialuigiacavallaro
 

Voglio condividere con voi questo testo, accompagnato da un acquerello raffigurante un angelo, tratto da un libro che porta il titolo Angeli.

L’ho letto solo ora, e vi ho ritrovato il buio e le luce del mio romanzo, e la medesima necessità di unire gli opposti dentro di noi.

In questo dipinto, l’angelo non crea alcuna spaccatura nella quale possa irrompere Dio. Unisce in sé i colori blu e verde, tiene insieme dentro di noi ciò che non riusciamo a combinare. Sul bordo destro del dipinto compare minacciosamente un po’ di buio. L’angelo rischiara il buio con la sua ala. Ci protegge dalle tenebre che vorrebbero penetrare in noi. Al di sotto della sua ala, i colori diventano più chiari. Lì, l’oscurità perde la sua forza. Diventa soltanto un polo contrario a ciò che in noi è chiaro. Ma fa parte di noi. Dà sostegno a ciò che è chiaro. La teologia non interpreta gli angeli come persone, ma come potenze personali. Questa affermazione astratta significa che essi difendono il nostro essere persone. Malgrado tutti i contrasti in cui ci ritroviamo, essi ci danno la possibilità di non cadere a pezzi, ma di diventare persone. Persona vuol dire che tutto ciò che è in noi risuona attraverso una maschera (dal latino per-sonare, «risuonare»). Se anche la nostra voce diviene cupa, essa si colora. Allora diventa gradevole, in contrapposizione a una voce stridula che è senza contrasto e, perciò, assume per le nostre orecchie una sonorità aggressiva. Dal nostro volto trapela tutto ciò che è chiaro o buio nel nostro intimo. L’angelo impedisce al buio dentro di noi di impadronirsi di noi. Lo trasforma nello sfondo su cui può cominciare a risplendere veramente ciò che è chiaro. Abbiamo bisogno dell’angelo dentro di noi: egli sostiene e appoggia il nostro essere persone. Preserva la nostra anima dal pericolo di cadere a pezzi. Oggi ci sono sempre più malati borderline. Sono persone che non riescono più a tenere insieme il loro caos interiore. Necessitano dell’angelo che unisca gli opposti dentro di loro. L’ala verde dell’angelo indica che, allora, qualcosa inizia a rifiorire in mezzo ai contrasti della nostra anima. La funzione unificante degli angeli brilla nelle parole della promessa fatta da Gesù nel suo discorso sulla fine dei tempi: «Il Figlio dell’uomo…manderà i suoi angeli con una grande tromba e raduneranno tutti i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all’altro dei cieli» (Mt, 24, 31). Queste parole non valgono solo per i molti credenti sparsi in tutto il mondo, ma anche per ciascuno di noi. Gli angeli raduneranno da tutte le direzioni dei quattro venti ciò che Dio ha prescelto in noi. Nel nostro caos interiore, essi metteranno insieme ciò che è disperso, conducendoci così alla totalità. Gli opposti in noi non ci porteranno a una dissonanza, ma a una nuova armonia. Gli angeli trasformeranno i contrasti dentro di noi in una sinfonia, nella quale risuoneranno la verità e la bellezza di Dio. Non saremo più trascinati da una parte all’altra, tra nord e sud, tra est e ovest. Verrà riunito in noi ciò che è conscio e inconscio, freddo e caldo, chiaro e scuro, maschile e femminile. Tutto è prescelto, accolto, contemplato e amato da Dio.

[Angeli, Anselm Grün] Acquerelli di Andreas Felger


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