Le prime testimonianze di arte del mosaico in marmo, risalgono al III° secolo AC, a seguire questa arte si è diffusa presso i Greci gli Egizi ed i Romani, e nel periodo Bizantino ha conosciuto il suo massimo splendore.
Ai nostri giorni in Italia importanti scuole di mosaico lavorano sulla base della loro cultura storica in materia, e per l'acquisizione di conoscenze dirette nelle molteplici esperienze di restauro, custodiscono la cultura e l'arte della lavorazione del mosaico in marmo. La produzione dei mosaici in marmo è affidata principalmente a ditte artigiane specializzate, supportate da appassionati, Artisti del settore.
I marmi usati per realizzare i mosaici sono molto variegati come provenienze, colorazione, consistenza,con molta ricercatezza della loro qualità. Contrariamente agli eccezionali risultati artistici ed ai prezzi conseguenti, che si ottengono nella vendita di pavimentazioni, pareti e pannelli in mosaico di marmo, i quantitativi di marmo impiegato per la loro realizzazione sono minimi, con costi di impiego dei materiali minimi.
Gli utensili e la tecnica di lavorazione del mosaico in marmo sono molto semplici e si richiamano nella quasi totalità alle loro proprie origini: possono essere o un tronco di legno di trenta/quaranta cm di altezza e 25cm di diametro, oppure un pezzo di marmo monolitico (informe o tagliato) con base piana del peso di 7/8 kg o più, in cui viene inserito e fissato nella parte superiore un affilato e tagliente scalpello, posizionato in modo che la sua parte adibita al taglio e allo spacco sia rivolta verso l'alto. Su di essa viene posizionato il marmo che si vuole lavorare, l'abile mano dell'artista con l'ausilio di una specifica martellina, con precisi, creativi e sapienti colpi sul marmo cosi posizionato, spacca e modella, ottenendo tessere in marmo dello spessore e della misura voluta. Per sagomare refilare rifinire o curvare le tessere di marmo e adattarle al disegno dell'opera che si intende realizzare, il mosaicista usa una piccola trancia manuale.
E' possibile creare un mosaico in marmo in due modi, con il metodo diretto oppure al rovescio.
Per la realizzazione del mosaico in marmo con il metodo diretto dopo la stesura del collante (generalmente uno strato di malta con sabbia fine e calce di circa 1,5 cm oppure delle resine) sulle superfici che si vogliono trattare, i mosaicisti inseriscono su disegno le tessere di marmo ottenute con la tecnica precedentemente descritta posizionandole nel collante in maniera diretta, realizzando cosi la scena e l'effetto cromatico voluto.
Dopo il posizionamento, e con il collante ancora morbido le tessere in marmo vanno battute con un attrezzo, (frattazzo) creando una superficie il più possibile piana, e dare modo al collante ancora umido di risalire e riempire le piccole fessure createsi tra una tessera e l'altra , affinché possano amalgamarsi tra di loro.
Nel metodo al rovescio, le tessere in marmo che formano il mosaico vengono posizionate su dei fogli di carta, con il disegno che si vuole realizzare al rovescio, e fissate con colla diluibile con l'acqua, es colla di farina di frumento.
A composizione finita i fogli si posizionano sulle superfici o pannelli in cui è stato predisposto uno strato di legante, avendo cura di tenere la carta dalla parte visibile, dopodichè tolta la carta e la colla di farina con acqua si passa alla "battitura",
A mosaico ultimato e bene asciutto dopo la presa per ognuno dei due metodi, si si procede alla pulizia dei residui e delle piccole incrostazioni di legante, da ultimo si applicano prodotti protettivi e conservativi.
Esiste sui mercati una derivazione del mosaico d'arte molto più commerciale, e formato da tessere molto grandi ottenute con l'ausilio di frese o macchine a getto d'acqua misto a sabbia, ne parlerò in un mio prossimo prossimo post.
Alcuni link di scuole di mosaico in marmo
http://www.scuolamosaicistifriuli.it/view.php?id=75
http://www.sisamravenna.it/ita/
http://www.scuoladartebrenzoni.it/