Di Dorothy Morrison
Una pratica e utile guida per approcciarsi alla wicca e al paganesimo. Adatta sia ai neofiti che a chi, semplicemente, vuole conoscere l’aspetto teorico e pratico dell’antica arte magica. La scrittrice ci prepara a diventare streghe, che non hanno nulla a che vedere con le figure stereotipate che cinema e romanzi hanno costruito nel tempo. La strega di questo libro è una creatura semplice, in sintonia con la natura, che porta avanti la continuazione della vecchia religione pagana, la cui unica regola è di non far del male a nessuno. E per diventare una di esse abbiamo bisogno di strumenti e conoscenze adatte allo scopo, ma in particolare di concentrazione, volontà e animo sereno.
Essere una strega comporta delle responsabilità. Alcune sono semplici norme di buon senso, altre dei princìpi che ogni persona che si avvicina a questa religione deve seguire. E la Morrison, nel suo libro,che quasi si può definire un libro delle ombre, illustra il percorso da fare per apprendere “l’arte della strega”.
E’ diviso in quattro parti più gli appendici.Nella prima parte, vi sono tutte le nozioni primarie per iniziare il cammino. Una particolare attenzione è rivolta alla Dea, alla luna, agli elementi, ai colori, alle pietre, ai simboli, alle erbe e a tutto ciò che in seguito sarà il corredo per i rituali. La seconda parte è dedicata allo studio degli strumenti magici e al loro utilizzo, con esercizi utili per mettere alla prova ciò che si è appreso in teoria. La terza parte è dedicata alla preparazione e allo svolgimento dei rituali, alle invocazioni degli Dei e alla preparazione del cerchio. Infine, nella quarta parte, sono elencate le festività della ruota dell’anno. Per ogni Sabba ed Esbat vi è una ricca descrizione del significato e del rituale adatto.
Ogni incantesimo, presente nel libro, è scritto (e tradotto) in rima per facilitarne la memorizzazione e per creare un’atmosfera magica e sonora. La scrittura del testo, dettagliata ma semplice, ne fa un libro piacevole e scorrevole, che può essere letto sia dai solitari, che dalle congreghe. Ma soprattutto è un libro che spiega quest’arte e cerca di allontanare ogni falsa informazione o pregiudizio creato intorno ad essa.
Recensione a cura di Emanuela Tocci (Lilith Day)