L’arte delle donne dal Rinascimento al Surrealismo

Creato il 13 marzo 2013 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

Rosalba Carrera

di Amù

Tra il 2007 e il 2008, il Palazzo Reale di Milano ospitò una mostra di 200 quadri risalenti a diverse epoche artistiche, tutti dipinti da donne tra il XVI e il XX secolo. Alcune conosciute e famose, altre sconosciute e vissute nell’ombra di epoche fortemente maschiliste, costrette a non poter mai esprimere il loro talento pubblicamente, come Rosalba Carriera i cui ritratti colpiscono per l’elegante malizia che esprimono.

Artemisia Gentileschi

Esposte anche alcune opere di Artemisia Gentileschi figlia primogenita del pittore toscano Orazio Gentileschi, dal quale ricevette la sua formazione artistica facendo emergere il suo talento  che la porto a ricevere grande fama. Importante nella sua vita fu un’episodio di stupro che segno moltissimo la sua produzione artistica, come possiamo notare dal quadro sottostante: “Giuditta che decapita Oloferne”, certamente un’opera estremamente violenta.

Marietta Robusti

Poi troviamo Marietta Robusti figlia di Tintoretto, detta la Tintoretta, presente col suo luminoso Autoritratto della Galleria degli Uffizi, che fa cenno alla sua educazione musicale.

Elisabetta Sirani

Un’altra donna degna di essere citata è Elisabetta Sirani, anche lei figlia di un pittore, Giovanni Andrea Sirani. Fu dedita esclusivamente alla sua arte, visse soli ventisette anni, lavorando indefessamente, ma morì all’improvviso, e si parlò di avvelenamento. Entrò quindi nella leggenda: era donna, era pittrice, era figlia di un pittore. La morte giovane aggiunse un’aura alla sua figura; il sospetto avvelenamento trasformò l’intera vicenda in giallo e la pittrice in una figura misteriosa.

Berthe Morisot

Con l’Ottocento le schiere di pittrici s’infoltiscono: ecco dunque Berthe Morisot cognata di Manet e protagonista dell’Impressionismo e delle sue battaglie.

Mary Cassat

Presente in mostra anche l’americana scoperta da Degas: Mary Cassatt, e da lui introdotta nell’ambiente impressionista parigino.

Camille Claudel

Camille Claudel, maggior scultrice dell’Ottocento e talento di rara creatività, la cui esistenza fu segnata dalla relazione col suo maestro Auguste Rodin; lei fu l’unica donna del suo atelier fisicamente in grado di tagliare il marmo (attività che richiede grande forze fisica) per donargli sembianze sensuali, dolci e sensibilmente sospese nello spazio.

In esposizione anche Vanessa Bell, sorella di Viginia Woolf, certo meno conosciuta ma altrettanto sorprendente anche se con un linguaggio diverso da quello della sorella scrittrice.

Nathalie Gontcharova

Rappresentata da Nathalie Gontcharova anche la Russia, personalmente adoro le sue opere (devo a questa mostra la sua scoperta)

In mostra anche alcune opere di figure contemporanee molto famose come Tamara de Lempicka e Frida Kahlo. Presente anche Meret Oppenheim controversa artista, decisamente una figura contemporanea tra le più originali.

Insomma una mostra estremamente interessante e ricca di spunti, forse troppo ricca se consideriamo che io ho citato solo alcune delle 110 protagoniste della storia dell’arte al femminile. Per quanto il percorso sia avvincente della visita ricordo troppe bellissime opere ammassate in poco spazio e accompagnate da scarse informazioni un vero peccato considerando il meraviglioso tema, un tema da approfondire.



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