Alfano ieri in aula, ha usato queste parole nette nei confronti della Lega, durante l’informativa sulle politiche sull’immigrazione del ministero dell'Interno.
“L’Italia – ha replicato duramente il ministro dell’Interno agli onorevoli leghisti – è una grande democrazia che ha l’obbligo di garantire l’accoglienza. Noi non faremo morire le persone in mare per 500mila voti in più della Lega. Ci faremo carico della sicurezza dei cittadini e dell’accoglienza. Se voi volete la sicurezza e i morti sappiate che noi vogliamo la sicurezza e i vivi. Sappiate che questa è la differenza tra una grande democrazia e la repubblica delle banane”.Peccato che sia lo stesso ministro che, alla giustizia, ha varato i pacchetti sicurezza assieme alla stessa Lega di Bossi, Maroni e Salvini.
Cambiare idea va bene, specie se è cambiata la maggioranza a cui appartieni.
Ma qualche ammissione di colpa renderebbe certe parole più credibili.
Stesso discorso vale per la retromarcia in corso sul dogma dell'austerità, che ci ha governato per anni.
Picchieremo i pugni sul tavolo dell'Europa, per chiedere regole meno rigide.
Napolitano ha pure criticato l'austerity, dopo due governi scelti per quella politica.
E ora la lettera di Padoan sul rinvio del pareggio di bilancio, annunciata nel DEF.
Cambio di linea politica, da parte di un ministro che l'austerity l'aveva apprezzata prima.
Ma Padoan, che oggi si accinge a lasciare l’OCSE e ad assumere l’incarico di ministro dell’Economia, ha cambiato la sua opinione?Prodigi delle elezioni europee?
Non direi. In un’intervista rilasciata poco tempo fa al Wall Street Journal, il nostro ha affermato che la crescente sfiducia verso l’austerity è solo “un problema di comunicazione” visto che a suo avviso “stiamo ottenendo risultati”. E ha aggiunto: “Il risanamento fiscale è efficace, il dolore è efficace”.
L'arte di cambiare idea al momento del bisogno?
Nel frattempo per far rientrare i conti (e gli 80 euro per sistemare anche i gufi), ci aspetteremo altri tagli alla sanità.