Magazine Curiosità

L’arte di saper usare i giochi da tavola (e uscirne vivo)

Creato il 03 settembre 2013 da Ironiaprimaditutto @IroniaPdtt

Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo giocato a un gioco da tavola.
Ma sono in pochi i fortunati che riescono a raccontarlo.

La verità è che da un bel po’ di tempo non mi dedicavo a tale intrattenimento.
E dopo averci riprovato quest’estate credo anche di ricordare anche il perché:

perché i giochi da tavola, nonostante si nascondano sotto le spoglie colorate e infantili di simpatiche carte/pedine/tabelloni e caselle, prima o poi finiscono col rivelarsi per quello che sono, ovvero strumenti del demonio nati con il preciso intento di far scoppiare risse in famiglia e tra amici.
Risse che continuano, con ricatti , estorsioni e minacce, anche a gioco finito.

I peggiori sono decisamente i giochi a squadre, i quali mettono non solo una squadra contro l’altra, ma anche i i membri della stessa squadra contro di loro.

simpson

Tipo Taboo.

Per la cronaca è il mio gioco preferito e consiste nel dover fare indovinare alla tua squadra la parola scritta su un cartoncino senza però poter pronunciare altre parole.
Mi spiego: per esempio bisogna fare indovinare la parola erba senza poter dire: verde, prato, mucca ecc..
Per cui se il tuo compagno di squadra cerca di farti indovinare questa parola dicendo “…allora…te la fumi il sabato sera sulle scale di S.Lorenzo” e nella squadra opposta c’è tuo fratello o tua madre, potrebbe sorgere qualche problema.
Altri problemi potrebbero sorgere quando in una squadra si presenta il classico Inceppato che vuoi perché è la prima volta che ci gioca, vuoi perché non ha molta dimestichezza in generale con il sapersi esprimere, non riesce a far indovinare alla sua squadra nessuna parola e puntualmente si incazza pure, attribuendo il proprio fallimento (nel gioco e nella lingua italiana tout court) alla poca perspicacia dei suoi compagni.
Ah, dimenticavo di dire che il gioco è a tempo.
Il che non fa altro che aumentare il pathos del giocatore di turno e dei suoi amici.
Succedono cose brutte a chi non sa usare con moderazione questo gioco.
Ho visto coppie rinfacciarsi per mesi il non aver saputo indovinare parole, allarmati da una possibile mancanza di feeling tra i due, e altre cose del genere.

Oppure Monopoly.

Penso che sia inutile spiegarlo perché lo conoscono tutti.
Secondo me è uno dei più cattivi.
C’è qualcosa di poco sano nello sperare nel fallimento altrui per poter vincere.
Per il Monopoly una figura cult e l’ Ostacolatore cioè un giocatore che per partito preso non fa scambi di proprietà.
Nemmeno se tu gli vuoi dare Parco della Vittoria in cambio di Vicolo Corto.
E con questo credo che ci siamo intesi.
A questo punto, possono partire gli insulti.
O le minacce che si estendono alla vita vera. Tipo:
“Da domani in poi scordati di usare il mio cellulare con la promozione per mandare i messaggi gratis!!”
“Allora tu scordati di farti accompagnare in palestra il lunedì!!”
ecc… finché uno dei due non cede (sotto il peso del tavolo e delle sedie che l’altro gli ha scaraventato contro).
Dimenticavo di dire che le partite a questo gioco possono essere infinite.
Una volta feci una partita che durò la bellezza di quattro ore, poi interrotta dal mio vicino che si venne a lamentare di persona (alle 3 di notte) chiedendoci di smettere di sbattere i pugni sui muri, visto che da lui i rumori arrivavano tali e quali (per onore della cronaca i pugni non erano contro i muri: li dava sul tavolo un giocatore, mentre minacciava un altro che non voleva cedere a uno scambio).

Scarabeo è più tranquillo, ma non certo privo dei suoi colpi di scena.
Una volta ho personalmente sbattuto in aria il tabellone perché per due volte mi capitarono tutte consonanti con cui formare le parole.
Bei momenti.

Risiko invece è il peggiore in assoluto.
Mi sono sempre rifiutata di giocarci, soprattutto dopo aver sentito la storia di due tizi che stavano per divorziare per colpa di una partita a risiko.
Ragazzi non sto scherzando, sul serio me l’hanno raccontata.

Che dire, se un giorno vorrò testare quanto è salda la mia relazione non mi resta che giocare!

 


Tagged: Blog, Diario, Pensieri, Riflessioni, Varie, Vita


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :