L’Asino Rosso, il primo netquotidiano futurista del duemila

Creato il 18 gennaio 2013 da Alessiamocci

“A che serve scrivere se non è dinamite?” (Nietzsche) oppure:“ Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui.” (Ezra Pound).

Così suonano incipit e postilla nel manifesto 2013 per Asino Rossoil primo netquotidiano futurista lanciato e promosso nella tardo-rossa Ferrara, dove Bersani ha vinto quasi all’unanimità nelle recenti ancora primarie vs Renzi ed i rottamatori, ennesimo change fallito per la città d’arte estense in declino conclamato…

Asino Rosso,  lanciato dal futurista contemporaneo Roby Guerra in Rete dal 2008, con l’imprimatur del celebre Graziano Cecchini Rosso Trevi (di Roma come noto dalla Fontana Rossa di Trevi) , da tempo naviga su un audience notevole per un giornale blog, circa 15-20 mila visitors mensili, nonostante una cifra d’informazione semi-elitaria e la censura sistematica o quasi dei …resti della libera informazione ferrarese ufficiale.

Segnalato solo da Estense com a Ferrara…ma  in Italia dai Transumanisti futuribili per il convegno Transvision 2010  (Milano),  dall’ Associazione Filomati (Roma…),  persino recentemente per la rassegna stampa sul New Realism di Ferraris, Eco, ecc.  (un articolo di Antonio Saccoccio), da Oubliette Magazine- Cagliari (per una intervista allo stesso Graziano Cecchini)  ecc.

Quasi 10000! post/articoli ormai alla luce del 2013, collaboratori free bloggers, un blog ispirato al web 3.0 nascente (tutt’oggi malinteso) dalla premiata ditta Casaleggio/Beppe Grillo…, grillismo antipolitico spesso rilanciato da Asino Rosso stesso, come i comunicati stampa periodici dello stesso Vittorio Sgarbi.

Postcollaboratori provenienti dalla Rete neofuturista attualmente attiva: in questi anni – oltre a Cecchini – Saccoccio, Battisti, Brugnoli, Vaj, Giovannini  e diversi altri. Alcuni collaboratori costanti: a livello anche tecnico, David Palada, Sylvia Forty, Marco Cremonini (Como); altri tematici, ad esempio Alessia Mocci e Seconda Carta (Cagliari) Pierluigi Casalino (Imperia), Zairo Ferrante (Salerno-Ferrara), Raimondo Galante (Venezia-Ferrara), Emilio Diedo, Maurizio Ganzaroli, a suo tempo Manuela Vio (Venezia) ed altri, rotazioni continue dal 2008. Tutti non a caso scrittori-artisti- bloggers, distanti anni-luce dalla tipologia ben nota e deleteria del giornalista fin dai tempi di Oscar Wilde e di un certo Karl Kraus.

Sullo sfondo la lezione (in Italia tutt’oggi edulcorata o distorta) dell’informazione libera, cibernetica, sinestetica di un certo Marhall McLuhan (oggi De Kerckhove), oggi in flagrante Zenit: ovvero, come ben previsto dallo stesso Grillo, la fine degli old media e la casta dei pennivendoli, quasi tutti nei libri Cuore (mai indagati da redditometri vari) del Partito o della Finanza, da Roma a Ferrara: ogni persona è notizia… unico direttore la Democrazia della Rete!

Non a caso, mix tra informazione parola e video e immagine, i titoli stessi link aperti, oppure il the best dal sistema informazione nazionale e ferrarese. Il tutto spesso remixato ai limiti dell’hackeraggio legale (ma sempre al di qua…) come certa costante appunto metapolitica, controinformazione controculturale nell’era di Internet (Guerra ha curato la guida Controcultura per SuperEva, network storico attivo fino al 2011), naturalmente colmo di satira anche, memore della celebre rivista-L’ Asino quasi  omonima, del Primo Novecento.

In una visione dinamica eretica e libertaria, come sempre puntualizzato nei manifesti programmatici annuali (al massimo aggiornati alle contingenze periodiche), orientata verso la Vera Sinistra neoprogressista, futurista e futuribile, pure dialetticamente aperta alla Vera Destra, meglio al di là della sinistra/destra, meglio oltre la Sinistra/Destra… Insomma in Asino Rosso recisa la malattia infantile originaria della sinistra storica italiana, il DNA ideologico!

Brevemente, dal Web e da Ferrara, in una stagione ancora confusa nel divenire storico tra old e new media, laddove gli esperti della comunicazione oggi parlano non più di sola libera condivisione dei medium messaggi, ma di cura dei contenuti, un Asino Rosso – con lo slogan provocatorio “soltanto gli asini hanno ancora il Senso dell’IO (Iooo-Iooo…!) – piccolo ma appunto prezioso netquotidiano blog, d’influenza futurista, sfida le stelle.

 Fonte

Eccolanotizia


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