Ringraziamo di cuore tutti gli intervenuti nella prestigiosa sala di Nemetria a Foligno, alla presentazione dell’Associazione
“Italia dei Diritti e dei Doveri” e dei preziosi contributi che successivamente nel dibattito sono emersi e posti all’attenzione dei relatori. Sicuramente è la palese dimostrazione di un segno di speranza e di attenzione a chi invoca insieme a noi una ventata di cultura politica nuova, che metta in luce valori morali e civili condivisi.
Sta a noi, alla società civile globale, fare in modo che tutto questo avvenga, anticipando il cambiamento, investendo sui giovani che, per definizione, sono portatori di novità, sulle donne con i loro sogni le loro aspirazioni. Invece, quello che le generazioni più adulte, possono e debbono fare è saper indicare anche ai giovani ciò che del passato deve essere custodito e ciò che invece può essere lasciato. Questo discernimento
è indispensabile per un cambiamento positivo. E tale discernimento va accompagnato anche con l’esempio delle stesse generazioni più adulte, perché il mantenimento di alcune conquiste di civiltà dei decenni passati dipenderà anche dalla capacità di sacrificare qualcosa, soprattutto i privilegi, da parte di chi ora è più garantito e tutelato, con una responsabilità proporzionata alle concrete possibilità in un’ottica di nuova alleanza fra le persone di buona volontà e la tutela dell’ambiente. Ma quello che noi vogliamo e dobbiamo mettere in evidenza è che la politica è in crisi perché
è in crisi il sistema della rappresentanza. I cittadini, i lavoratori autonomi e dipendenti, gli artigiani non si sentono più rappresentati socialmente e culturalmente da questi partiti, che sempre di più si propongono come cartelli elettorali svuotati di valori ed ideali, lontani dai reali interessi e bisogni della gente comune ed incapaci di coniugare governabilità e rappresentanza, capacità amministrativa e capacità di analisi. Questi sono stati i temi prevalenti nella mia relazione introduttiva, che poi successivamente sono stati ripresi approfonditi e ampliati dai numerosi interventi dei presenti all’iniziativa. Crediamo inoltre che sia venuto il momento nella nostra vita di restituire qualcosa al Paese. Non abbiamo ricchezze da restituire ma forse abbiamo intelligenze, competenze ed esperienze che possono essere messe al suo servizio. Dobbiamo assolutamente stimolare il dibattito civile e politico sulle scelte necessarie per lo sviluppo dell’Umbria e del nostro Paese e per questo la nostra Associazione si pone come obiettivo primario di stimolare ed arricchire il dibattito politico, rinnovando la politica dei partiti e non sostituendola con scorciatoie populistiche. Crediamo inoltre che i partiti debbano ascoltare le opinioni qualificate della società civile e debbano usare meglio le competenze presenti nella società. Siamo inoltre fortemente convinti, che tra la classe politica e la società civile si sia creato un divario enorme di qualità, di competenze e di esperienze. Riteniamo che sia venuto il momento in cui anche la società civile oltre ad avanzare pretese verso la politica provi a colmare questo divario, facendo un passo verso la società politica. Agli inizi del 2016, l’Associazione “Italia dei Diritti e dei Doveri” intende promuovere sulla scorta dei preziosi suggerimenti che sono emersi nel successivo confronto, dei progetti e dei programmi che si tradurranno in ulteriori iniziative, volte ad aprire un proficuo e concreto dibattito con tutti i cittadini dell’Umbria. Formulo infine un doveroso e sentito ringraziamento a Francesco La Rosa, responsabile di www.goodmorningumbria.it , moderatore della serata, all’artista Aldo Medorini per aver disegnato il logo della nostra Associazione ed al Prof. Avv. Fabio Francario Professore ordinario di Diritto Amministrativo presso l’Università degli studi di Siena, per l’autorevole e prestigioso contributo, che ha dato a questa nostra prima iniziativa.
Augusto Rinalducci Co-Fondatore “Italia dei Diritti e dei Doveri”