La mia croce è stata usata per orrendi crimini e genocidi (vedi crociate), è stata scelta da coloro che di fatto hanno rinnegato l'umiltà, per cui giuravano, vivendo da ricchi e protetti "cavalieri", è stata copiata e presa con ogni scusa pur di arrivare, inutilmente, forse ad uno dei suoi pochi significati veri: l'eternità.
Chi è veramente eterno è capace di essere umile, semplice, misericordioso, compassionevole, rispettoso, ecc.: ha vissuto così tanto da capire come esistere qui, ma anche altrove. Chi vorrebbe diventare eterno invece fa solo casini.
Ho spiegato questa cosa per prendere le distanze da tanti, perché sento dentro me, da anni ormai, lo stesso cruento disastro delle cosiddette "guerre sante": l'ignoranza impera, le dittature pure (mascherate da repubbliche o democrazie), così come la religione (qualsiasi) vissuta di nuovo (o da sempre) come mezzo o arma di conquista, ecco io sono estranea a tutto questo, la mia croce è ben altro e va ben oltre!
La mia non è la croce di chi uccide o di chi caccia via i bisognosi, nemmeno quella di chi ipocritamente dice di "aiutare" dopo aver riempito le proprie tasche, non è neppure quella che dice "a casa mia faccio come mi pare e comando io", oppure "è questo il simbolo per tutti, lo impongo a tutti i costi": la mia croce ha altro significato, ben diverso da quelli che troverete in questo web carico di spazzatura e demenzialità, riportate pure su giornali profumatamente pagati da tutti noi con finanziamenti pubblici, o in tv (vedi l'allucinante Voyager di Giacobbo, e le scemenze di Mediaset poi manco le nomino né le considero, ma ci sarebbe da dire, sia sulle trasmissioni che su chi le segue..). In questo blog, che scrivo spesso soprattutto per chi non può abbracciarmi, c'è scritto chi sono: se sono un enigma per molti, non perdete tempo con me, è inutile, meglio seguire una puntata di Voyager, vi propongo intanto questi due video e vi consiglio di farvi i kazzenger vostri riguardo me e la mia croce.
Nell'immagine una stella marina a 8 punte, forse il risultato di amputazioni: una stella che comunque vive, nonostante la sofferenza e la "disabilità" o diversità, trasformandosi in una stella unica, eterna (Giacobbo e suoi derivati infatti non ne hanno mai parlato..)
primo kazzenger:
secondo kaggenger: