E’ possibile però ricostruire la composizione dell’atmosfera di Titano con un modello matematico generato al computer? A questa domanda prova a rispondere lo studio di Vladimir Krasnopolsky, direttore del Laboratorio per la Spettroscopia Infrarossa ad Alta Risoluzione delle Atmosfere Planetarie dell’Istituto di Fisica e Tecnologia di Mosca. Il ricercatore russo ha elaborato una simulazione in cui sono stati inseriti, tra gli ‘ingredienti’ dell’atmosfera di Titano, 83 differenti tipi di molecole neutre e 33 ioni, che interagiscono e si combinano tra loro in 420 diverse reazioni chimiche. I parametri di base inseriti nella simulazione sono stati ottenuti dalle osservazioni di Cassini, del suo probe Huygens (che è stato il primo oggetto umano a raggiungere la superficie di Titano) e integrate dai dati del telescopio submillimetrico IRAM e del telescopio spaziale Herschel dell’ESA.
I risultati di questa simulazione, riportati in un articolo pubblicato sulla rivista Icarus, sembrano riprodurre con buona accuratezza la composizione dell’atmosfera reale di Titano. Certo, non tutto è perfetto, ci sono ancora delle discrepanze, che in parte possono essere imputate all’approssimazione che ancora abbiamo sui valori delle concentrazioni di alcune sostanze. “La coerenza del modello con la realtà ci permette di dire con precisione dove si spostano le sostanze chimiche nella ionosfera di Titano e da dove provengono” commenta Krasnopolsky.
Per saperne di più:
l’articolo Chemical composition of Titan’s atmosphere and ionosphere: Observations and the photochemical model di di Vladimir Krasnopolsky pubblicato sulla rivista Icarus
Fonte: Media INAF | Scritto da Marco Galliani