Ogni gesto e’ nuovo, strano,
stupido a volte.
Il viso torna bambino
con le gote arrossate
per l’eccitazione di
ogni singolo pensiero.
Non voglio illudermi,
ho paura,
non voglio più’ soffrire.
Sarebbe come morire
per l’ennesima volta.
Voglio ridere e amare
senza nascondermi,
voglio crescere
ed imparare a vivere,
riamata per come sono,
non per come quei mostri,
vorrebbero che io fossi.
Desidero gioia per me e per tutti
voglio serenità,
la esigo al di sopra di ogni cosa.
ho bisogno di sentirmi ancora viva.
A 34 anni non si deve e non si può
soffrire sempre di continuo senza amore.
Quest’attesa sensuale, stupida e morbida
dove mi porterà?
In cima alla vetta o in fondo al mare?
Rivalta, 05 febbraio 1998.