In cima al borgo dei ricordi,avvinto come un'edera si staglia imponenteil mio guardare oltre.Al di là dell'alternarsi del momento,a sentire le voci nascosteche il vento libera nell'assordante silenziodi un'amica e per certi versi inspiegabile malinconia.Quella malinconia da sempre per me rifugio,in attesa che la voglia torni ad esserepervasa da nuove palpitanti atmosfere.Come se questo potesse invogliare a ricominciare.Niente potrebbe negarmi il piacere della meditazione,che non prevede il senso dell'abbandono,ma la serenità dell'attesa.Nulla è da dimenticare, solo l'attesa del vento
che torni ad animare, come uno spirito dell'animo.