L’attesa di pamela gotti

Creato il 31 ottobre 2014 da Larazavatteri



Ospito volentieri sulla Bottega l’autrice Pamela Gotti con il suo libro L’attesa.
Titolo: L'attesaAutore: Pamela GottiEditore: La Piccola VolanteAnno: 2013Formato: 12,5x21 cmPagine: 182Collana: Un'ora d'ariaGenere: Narrativa – Romanzo a corniceISBN: 9788897785057
CENNI SULLA STORIAPenelope aspetta ogni notte che Lui arrivi e la liberi dalla sua prigione. Dal Padiglione A dellaclinica in cui è relegata e da cui ogni notte sogna di fuggire. Nel frattempo, vive e racconta. Inventadelle storie avventurose, ironiche, nostalgiche e vivide per Martina, la ragazzina che non vuoleparlare. Oppure elabora ingegnosi piani di fuga con Eligio, il vecchietto del Padiglione C che hagirato il mondo per i suoi studi d'etologia. Delle volte si immerge a Valencia con Lola, la donna cheha perso il suo vero volto, nei ricordi del Passato Migliore ricco di passione e risate. E poi ci sonoquella ficcanaso di Olga, Damiano con la sua sciarpa calcata sul naso, Ettore e la sua mammaMangusta... L'attesa è un romanzo a cornice, in cui le storie dei personaggi e i racconti fantastici diPenelope convivono e si fondono in un'unica trama. Per dar vita a un ordito prezioso, microcosmoin cui si muovono tutte le vite che le pagine riescono, per un poco, a illuminare.Dal romanzo “L'attesa”, l'autrice ha tratto una riduzione teatrale, dal titolo omonimo, incollaborazione con l'autore e regista triestino Gianfranco Sodomaco e la stessa è stata messa inscena per la prima volta dall'associazione culturale “La Macchina del Testo”, nel mese di maggio2014.
CENNI SULL'AUTRICE
Pamela Gotti è nata a Trieste nel 1978. Fin da piccola passava ore e leggere storie di tutti i generi,con una particolare predilezione per Alice nel Paese delle Meraviglie, che avrà letto almeno unadecina di volte prima dei diciotto anni.Nel frattempo ha studiato da maestra, si è laureata in psicologia e ora insegna in una scuolaelementare, portando avanti l’intento di trasmettere l’amore per la lettura e per le belle storie ai suoibambini.Una forma di deformazione professionale la porta ad osservare con cura le relazioni cheintercorrono tra le persone e le piace molto provare a “camminare nei mocassini altrui” per capirne ipunti di vista. Anche da questo deriva l’attenzione per i personaggi sia mentre legge, sia mentrescrive.Appassionata anche di cinema, di arte e di viaggi, non può evitare di inserire nei suoi racconti leimmagini che le si sono impresse negli occhi nel suo girovagare fisico o mentale.Oltre a “L'attesa”, l'autrice ha pubblicato il racconto “Fuori” nella collana “Monday Blues”(AA.VV., ed. Gutenberg#lab, Milano 2013).
Vi segnalo che trovate il libro sia in versione cartacea sia ebook.
LINK IN CUI SI PARLA DEL LIBRO-pagina facebook:https://www.facebook.com/pages/Lattesa/620427554637004?ref_type=bookmark-pagina dell'editore(in cui è possibile acquistare il libro):http://www.lapiccolavolante.net/cerca?controller=search&orderby=position&orderway=desc&search_query=pamela+gotti&submit_search=
-alcune recensioni:http://annessieconnessi.net/lattesa-p-gotti/http://www.mangialibri.com/node/13464http://www.senzabarcode.it/2014/09/recensione-lattesa-pamela-gotti/-presentazione radiofonica: http://4d.rtvslo.si/arhiv/la-radio-fuori/174292211-contatto diretto con l'autrice: pam11_ts@yahoo.it
TRE DOMANDE ALL’AUTRICE
Da dove è nata l’ispirazione per questo libro?L'ispirazione per il libro è arrivata grazie a un laboratorio di scrittura organizzato on line da LaPiccolaVolante (gli editori che poi mi hanno pubblicato). Il tema del contest consisteva nello scegliere un personaggio letterario abbastanza noto e inserirlo in un altro ambiente, contesto, epoca,... mantenendo però le sue caratteristiche di personalità e i suoi modi. Io ho scelto Penelope e ho deciso di farla rivivere in una clinica psichiatrica, dove aspetta inutilmente il suo Lui che non arriva.  Ho approfittato, così, per parlare di un tema che mi è caro, ossia la Diversità, il pensiero divergente, raccontando anche il punto di vista e le evoluzioni degli altri ospiti della clinica. Spero di aver reso meno distante il pensiero "anomalo" di quelli che vengono considerati "matti".A chi consigli il libro?Consiglio il mio libro alle persone curiose, a cui piace il grottesco, l'imprevedibile e quelle a cui piace infilarsi nella mente altrui.  Lo consiglio anche a coloro a cui piacciono le Storie, naturalmente. Penelope e gli altri personaggi che popolano la clinica comunicano tra loro anche e soprattutto grazie alle storie, le quali si intrecciano con la realtà, formando un mosaico, un caleidoscopio di storie intrecciate.Hai altri libri in cantiere?Ho un nuovo libro in cantiere, ma per scaramanzia preferisco non parlarne ancora :-)Cosa si può fare per avvicinare i bambini alla lettura?A mio parere i bambini rispondono soprattutto all'esempio. Se vedono che i genitori non toccano un libro neanche per sbaglio, difficilmente decideranno di farlo loro. Le prediche non servono. Bisogna che si appassionino alle storie (mi ripeto, ma ci credo veramente) che si abituino sin da piccoli a sentirle (ma anche a vederle portandoli a vedere dei bei film o qualche bello spettacolo per bambini), che inizino presto a vedere libri intorno a sé, che possano sfogliarli, annusarli, che ne possano fare un uso creativo (ad esempio facendo finta di essere uno dei personaggi, giocando con mamma e papà) … Insomma, è necessario che si appassionino, che diventi un piacere. Altrimenti sarà solo un dovere e smetteranno di farlo appena potranno.

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