E' l'attesa che ti frega.
Quella del padre, fuori dalla sala parto, mentre la donna che ama dà alla luce suo figlio.
L'attesa del bambino, che ha combinato un guaio e non sa quando i genitori lo sgrideranno. L'attesa dello stesso bambino, cresciuto, chino sul letto del padre prima dell'ultimo saluto.
L'attesa dell'amante, quella dei risultati degli esami, quella di una fine triste o di un nuovo inizio.
L'attesa mette alla prova le pazienze e tortura gli animi irrequieti, come il mio; probabilmente è per quel motivo lì che arrivo sempre in ritardo.
L'attesa è una stronza ambigua
Nè prima, nè dopo.
Nè ieri, nè oggi.
Nè ora, nè mai.