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L'Avvocata del Diavolo, perchè nessun film può far schifo a tutti (N°4): Wild Beasts

Creato il 15 gennaio 2015 da Giuseppe Armellini
L'Avvocata del Diavolo, perchè nessun film può far schifo a tutti (N°4): Wild Beasts
Quarto appuntamento con Martina ed i suoi disperati tentativi di salvare o rivalutare film considerati merdaccia
"Belve feroci"
Ossia "Wild beasts". 
Non, Boys, no: bestie, come al mio solito.Stavolta, però, - concedetemelo - mi sono spostata verso esseri esistenti."Belve feroci" è un film del 1984 diretto da Franco Prosperi, che si aggiudicherebbe l'etichetta "horror" se mai cercaste sulla rete. Io invece penso che lo definirei "film di semi-protesta che si vela di semi-horror e semi-gore anni '80". Un film semi, insomma, ma non un semi-film, il che è importante.Le opinioni degli spettatori variano: c'è chi lo getterebbe in discarica e chi invece sostiene che "non gli sia dispiaciuto del tutto".
La trama è la seguente: gli animali dello zoo di Francoforte sembrano impazzire all'improvviso scappando dalle gabbie, irrompendo nella città e attaccando chiunque si trovi attorno a loro, con violenza e ferocia mai viste. Il veterinario Rupert Berner, la compagna (e dottoressa) Laura Shwarz e l'Ispettore Nat Braun scopriranno che la causa si cela nell'acqua utilizzata per abbeverare gli animali, e che questi non sono gli unici ad essere coinvolti nella follia omicida (momento tensivo TADADANNN!).
Dunque: è una pellicola italiana (avevo digitato "pallicola": Freud direbbe certamente qualcosa) il cui cast non si distingue per eccellenti abilità recitative, è vero. Il finale, benchè impreziosito da una perla che poi vi illustrerò, risulta in qualche modo monco e strambo. Le immagini iniziali - degne di un filmato stile "Passate le vostre vacanze a Francoforte, anzi no: abbiamo inquinamento e droga che si librano nell'aere..e non solo" - fanno già presagire il finale. Almeno così è stato per me.A questo punto c'è sempre un però: nei circa 90 minuti di film qualcosa di positivo l'ho trovato eccome. Pronti?
1. I PERSONAGGI: sono dei tipi, caspita. La dottoressa Laura (tailleur rosso e acconciatura impeccabile) che se la fa con Rupert, il veterinario (stessi vestiti per tutto il film e stile alla Capitan Uncino. Vi assicuro, deve essere un fottuto pirata in borghese quello) e che lascia messaggi in segreteria alla figlia Suzy per ricordarle di dormire, lavarsi, mangiare, vestirsi..insomma arrangiarsi, come una povera orfanella. Che poi non si lamenti se il suo migliore amico è un pupazzo a forma di rana che apre la bocca e urla come fosse sgozzato a tradimento.
2. GLI ATTACCHI. Le scene in cui gli animali attaccano gli umani sono molto buone. Intanto non sono stati usati pupazzi (se non in alcuni momenti, per quanto mi è parso), e poi c'è stata una buona realizzazione del tutto. A partire dai topi che risalgono le fogne per sbranare una coppietta appartata in macchina (momento nudità, ovvio), passando per il cieco che viene ucciso dal proprio pastore tedesco (commento inappropriato: perchè i ciechi vengono sempre rappresentati con un foularino al collo, mi chiedo? Mica hanno la tracheotomia...), arrivando all'elefante che cammina sulla testa della malcapitata di turno e alla mandria impazzita che manco Jumanji. Insomma, le buone idee non mancano.
3. LA MORALE. Questo punto salta sempre fuori prima o poi: sarà che sono una vecchia bacchettona. Ma in "Wild Beasts" è un aspetto presente sin dall'inizio, quando sullo schermo appare la citazione di Francis Thrive "La nostra follia trabocca sulle cose e infetta vittime innocenti come bambini e animali" (momento pesantezza cosmica unita a spoilerissimo). Si tratta di denunce multiple: in primis nei confronti della società, ma anche relativamente all'avanzata delle macchine sull'uomo, alla scarsa considerazione dei figli da parte dei genitori (come già detto) e allo sfruttamento degli animali ("La natura grida", cit.).
4. LA CONCLUSIONE (SPOILER!!!). Alla fine si scoprirà che la causa di tutto è una droga disciolta nell'acqua proveniente dall'acquedotto urbano, in particolare il PCP (il cloridrato di fenociclidina - scusate, è il perito chimico che è in me a restarne estasiato, ma mi rendo conto dell'inutilità dell'informazione -). Il motivo per cui secondo me resta un finale monco è questo: chi ha inquinato il sistema idrico e perchè? Questi sono interrogativi che nella pellicola restano inevasi, del tipo "NO, WAIT A MOMENT". Esatto.
5. IL COLPO DI SCENA (SPOILER 2!!!!). Sì: c'è ed è valido e quando è così io vado in brodo di giuggiole. Un gruppo di bambini impegnato in un corso di danza (tra cui la piccola Suzy, chiaramente) si disseta grazie ad un boccione che attinge l'acqua dall'acquedotto urbano. I bambini sotto l'effetto della droga svilupperannno aggressività e violenza (proprio come gli animali) e accoltelleranno un'adulta che li stava solo proteggendo. Ma La Marti si domanda: perchè mai gli altri cittadini di Francoforte non hanno subito le stesse conseguenze? Anche per questa domanda non ci sarà risposta, a meno che nessuna persona abbia bevuto da una fontanella, si sia cucinata un piatto di pasta nè si sia fatta una doccia. Che schifo.
Ma, concludendo, "Wild Beasts" è godibile, non fa annoiare, soprattutto perchè si discosta da quei B movie che cadono spesso nel ridicolo. Infatti non fa ridere, è credibile. Penso che sia per questo che posso dire a gran voce o meglio scrivere a caratteri cubitali: NON COLPEVOLE. Lo salvo io, 'sto filmone: tutto a posto come al solito.(momento di scioglimento della tensione. Dissolvenza).
Possibilità di salvezza: 76%.

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