di Leonardo Rubino.
Secondo la cosmologia ufficiale e prevalente, l’Universo si sta espandendo; le galassie (e non tutte…) si allontanano l’una dall’altra e più sono lontane, più la loro velocità v è elevata ed il loro redshift z è alto. La legge secondo cui ciò avviene è la Legge di Hubble………….
Si dice che Hubble fu colui che scoprì l’espansione dell’Universo, nel 1929, anche se pare che lui stesso mai dichiarò questa cosa. Anzi, egli sosteneva che le nostre conoscenze sulla struttura cosmica diminuiscono rapidamente col crescere della distanza. L’impresa era quella di mettere in relazione lo spostamento verso il rosso con la distanza ed anche con la velocità, ottenendo così la relazione finale tra distanza e velocità. Ma determinare la distanza a partire da una luminosità significava muoversi su un terreno accidentato; come distinguere, infatti, una galassia debole e vicina da una molto luminosa, ma lontana? Succedeva dunque che quando le galassie avevano una luminosità troppo bassa, rispetto al loro redshift, allora diventavano nane.
Ma è vero che la Legge di Hubble (legge lineare) venne formulata basandosi solo su quarantotto spettri di galassie e tutte al di qua del vicino ammasso della Vergine? Come si potè annunciare l’espansione dell’Universo con così pochi dati? Beh, c’è chi sostiene che, in effetti, Hubble non annunciò mai ufficialmente l’espansione dell’Universo. Fu qualcun altro a farlo…..
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Fetured image, I “Pilastri della Creazione” nella Nebulosa dell’Aquila fotografati dal telescopio Hubble.