L’Eco Bon Ton del viaggiatore – Come viaggiare nel rispetto dell’ambiente

Creato il 16 marzo 2012 da Angelozinna

Guest post di Rosanna Palma.

Sarà capitato a tutti di imbattersi in un tour eco sostenibile, un
ristorante bio, un eco lodge o un percorso verde. Insomma un mondo che
ruota intorno alle parole eco (dal greco “luogo in cui si abita”) e
bio (“vita” sempre in greco). Negli ultimi 10 anni è aumentata
l’attenzione, e la preoccupazione, del mondo intero per l’ambiente che
abitiamo. Ognuno di noi può contribuire in modo semplice e davvero
economico alla salvaguardia non solo dell’ambiente proprio, ma
soprattutto di quello che ci ospita durante i viaggi. E’ buona norma
usare sempre una sorta di “Eco Bon Ton”, poche ma importanti regole che devono entrare a far parte dei nostri gesti quotidiani.

Che ci si trovi in un ostello, in albergo o in un resort a 5 stelle
poco cambia: l’acqua è un bene raro e prezioso e non va
sprecata! Non pensiamo di farci un bel bagno riempiendo la vasca
d’acqua o una doccia infinita solamente perché il costo è compreso,
lo spreco non aiuta nessuno. Non solo non rispetta l’ambiente ma
neanche gli altri viaggiatori che magari sono in fila davanti al bagno
condiviso.
Stesso discorso per la biancheria fornita dalla struttura. Farsi
cambiare ogni giorno gli asciugamani in un hotel, significa chiedere
espressamente di sprecare acqua e detersivi. Ognuno di noi a casa non
pretende teli puliti ogni mattina!

Se l’acqua è un bene prezioso, non da meno è l’elettricità. Evitiamo di lasciare inutilmente luci accese e condizionatori ON tutta la notte. Comportiamoci come faremmo a casa nostra se dovessimo pagare la bolletta. Ma gli sprechi non si fermano a questo. Alloggiare in un resort a 5 stelle, o anche semplicemente in un ostello con colazione inclusa, non significa prendere quantità di cibo che normalmente non riusciremmo mai a mangiare. Perché far finire nella pattumiera chili e chili alimentari e commestibili solamente per
far piacere all’occhio che arriva prima dello stomaco? Anche questa
pratica non aiuta nessuno. Anzi, ci identifica subito come persone
poco rispettose del prossimo. Una volta usciti fuori dalla nostra
accomodation, l’Eco Bon Ton ci segue: vi prego, cercate di non
svuotare inutilmente gli scaffali dei centri di informazione turistica
solo per avere il maggior numero possibile di depliant, brochure,
pubblicità e mappe, ma scegliete solo quello che vi serve davvero. Non
appesantitevi di carta stampata in più. Non aiuta le vostre
braccia/spalle per il trasporto e, almeno nel 50% dei casi, sono certa
che buona parte del materiale informativo finirà nel cestino, dietro l’angolo o abbandonato sul tavolo della camera d’albergo.

Certo si fa presto a dire “salvaguardiamo l’ambiente”. Sarebbe bello
poter alloggiare sempre in eco lodge con pannelli solari e strutture
in legno, ma troppo spesso questi posti hanno dei prezzi per camera
molto alti. La ragione è il costo ancora elevato della costruzione dei
diversi impianti a basso impatto ambientale. Quindi, anche se non
possiamo permetterci di dormire in posti eco compatibili al 100%,
possiamo provare noi a rendere più verdi anche i luoghi più economici,
mettendo in pratica le facili regole dell’ Eco Bon Ton.

Surfando in internet, si trovano ormai davvero in tutte le parti del
mondo delle agenzie locali che propongono eco tour. Escursioni
organizzate che hanno un basso impatto sull’ambiente che li ospita e
che soprattutto aiutano le popolazioni locali. Cercate sempre di
includere nei vostri viaggi qualcosa del genere: non solo vi
permetterà di entrare in contatto con gli usi e costumi della gente
del posto, ma vi farà sentire utili sapendo di aiutare chi in quei
luoghi ci abita e ha deciso di ospitarvi. Negli ultimi anni è stato
registrato un gran successo anche nella vendita di tessuti ecologici,
primo fra tutti il cotone. Non vi dico di acquistare solamente un
certo tipo di abbigliamento, ma teniamo sempre un occhio rivolto anche
a questo genere di prodotti che, a mio avviso, sono molto
confortevoli. Se possibile cercate anche di non “inquinare” con mise
improbabili gli ambienti abitati da flora e fauna. Inutile vestirsi di
arancione per fare un trekking nella foresta. Questi colori attirano
insetti ed animali. Per stare più tranquilli, meglio uniformarsi il
più possibile ai colori che la natura ha scelto per ogni ambiente.

La nota dolente rimane sempre il mezzo di trasporto per raggiungere il
luogo dei nostri sogni. Bello sarebbe poter andare da
Milano/Roma/Napoli o Palermo fino a Sidney e ritorno in bicicletta, ma
forse le gambe non reggerebbero proprio a tutti e i giorni di ferie
diventerebbero anni sabbatici. Quindi, dove non possiamo arrivare con
2 ruote e 2 pedali, con un treno o un auto, inevitabilmente dovremmo
prendere un aereo. Tenete conto che un volo dall’Italia per New York
costa quasi 1000 kg di CO2 a passeggero! Restiamo in attesa di un eco
aeromobile…

Questo era un articolo di Rosanna Palma. Se anche tu vuoi scrivere un guest post su The Passenger, contattami.



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