di Maddalena F.
Nella vicina cittadina di Tanum stanno per cominciare le riprese di un reality televisivo che vedranno coinvolti anche gli abitanti: il sindaco e il consiglio comunale sperano in un rilancio turistico, ma certo non si aspettano una notorietà legata alla cronaca nera. Eppure, dopo un incidente d’auto (che incidente non è) in cui muore una donna, il ritrovamento del cadavere di uno dei protagonisti dello show getta lo scompiglio dappertutto. Il caso, come sempre, è molto più complicato di come si presenta, ma Patrik, con tenacia e intuizione, saprà arrivare ad un’inattesa e sorprendente soluzione, dopo aver affrontato una serie di colpi di scena e di imprevisti che rischieranno anche di impedirgli di occuparsi del suo stesso matrimonio.
Non mi ripeterò sui meriti di questa scrittrice: in ogni modo, ho letto questo libro con vero piacere e sono arrivata all’ultima pagina soddisfatta e confermata nel mio giudizio su di lei. Pur nel genere “svago”, trovo bello svagarmi con gialli di qualità, che non indulgono nel trash o nel voyeurismo da obitorio, ma che anzi mi guidano in descrizioni di profilo psicologico con acume, per inaspettate vie, senza togliermi il piacere di ritrovare protagonisti conosciuti che, di romanzo in romanzo, cambiano e si evolvono. Proprio come succede nella vita vera.
L’uccello del malaugurio, di Camilla Läckberg
(ed. Marsilio, 2012, pp. 462, ISBN 9788831713559)