L’eco dei lettori. La donna abitata

Creato il 21 febbraio 2012 da Patriziabi (aspassotrailibri) @openars_libri

Di Michela L.

La donna abitata di Gioconda Belli stava da anni su uno scaffale della mia libreria in attesa di essere letto: ogni tanto lo guardavo con curiosità, poi però sceglievo sempre un altro libro. Un pomeriggio, curiosando in un forum letterario, mi sono imbattuta in una lettrice settantenne che parlava benissimo di quest’opera, così finalmente mi sono decisa e l’ho letta: da quel momento è una lettura che consiglio sempre vivamente a tutti!
Questo splendido romanzo è sviluppato tramite il racconto parallelo delle vite delle sue due protagoniste, Itzà e Lavinia, due donne che hanno molto in comune la lotta per la libertà della propria patria e l’affermazione del ruolo della donna come combattente al pari di un qualsiasi uomo. Itzà ha combattuto coraggiosamente al fianco del suo uomo, Yarince nella battaglia contro gli invasori al tempo della conquista spagnola del Centro America. Il suo spirito, come vuole un antica leggenda indigena si è reincarnato in una pianta di arance e tramite il loro succo, bevuto da Lavinia, le due donne entrano in contatto. Inizia così la trasformazione della giovane architetto, cresciuta in un Paese governato da una sanguinosa dittatura in una famiglia benestante nella quale la massima aspirazione delle donne era essere mogli e madri. Per Lavinia è arrivato il momento di risvegliarsi da un lungo torpore e di guardare con occhi nuovi il Paese nel quale vive, di riconoscere i sobborghi che circondano la sua città, di toccare con mano la povertà della sua gente e, infine, di sfidare i poteri forti per affermare la libertà, non solo individuale ma di tutto il suo popolo.
Ci sono dei momenti nella vita nei quali siamo chiamati a prendere delle decisioni importanti, non si può fingere di poter avere una vita felice se la società nella quale viviamo soffre e la democrazia è solo un’utopia. In quei casi è fondamentale schierarsi, con coraggio e determinazione, ricordando che altri lo hanno fatto per noi e che dalle ceneri del nostro sacrificio forse nasceranno i semi di una società più giusta.

“Essere apolitici era un modo comodo di essere complici”

La donna abitata, di Gioconda Belli
(Ed. E/O, 1999, pp. 480, ISBN 9788876414039)

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